Banca San Giorgio Quinto Valle Agno, l'assemblea ha approvato l'adesione al gruppo bancario Iccrea. Approvato il bilancio 2016
Mercoledi 31 Maggio 2017 alle 14:00 | 0 commenti
Gli 803 soci di Banca San Giorgio Quinto Valle Agno, riuniti e rappresentati ieri in Assemblea, hanno approvato l'adesione al gruppo bancario Iccrea di Roma. La decisione rientra nella riforma del Credito Cooperativo, che obbliga tutte le BCC italiane ad aderire ad un gruppo bancario cooperativo, con relativa capogruppo, entro il 31 maggio prossimo. "La nostra scelta di condividere un percorso con il gruppo Iccrea - ha spiegato il Presidente di Banca San Giorgio Quinto Valle Agno, Giorgio Sandini - è stata a lungo ragionata attraverso una valutazione approfondita che ha coinvolto gli Organi Sociali, la Direzione e i Responsabili delle principali funzioni aziendali. Iccrea si presenta come un gruppo patrimonializzato, che ha già superato gli stress test, con un portafoglio prodotti rodato, già disponibile e ben utilizzato dalla nostra Banca- continua il Presidente; in più, come BCC partecipiamo già al capitale di Iccrea con 3,6 milioni di euro di valore nominale, una quota significativa per le nostre dimensioni.
Non solo. E' stato considerato fondamentale anche il supporto fornito dal Gruppo Iccrea alle BCC Venete nel segmento imprese. Con 1,9 miliardi di euro- ha annunciato il Presidente Sandini in Assemblea- il Veneto è la Regione italiana a cui Iccrea ha dato maggior supporto per una quota che sfiora il 19% sul totale nazionale. Si tratta- ha rimarcato il Presidente- della quota regionale più elevata in un trend che vede i maggiori investimenti proprio nel Nord Italia. Una scelta quindi coerente rispetto alle esigenze della nostra clientela e del nostro territorio.
In ogni caso - ha concluso Sandini- auspichiamo e ci dedicheremo a favorire un percorso di convergenza tra le BCC venete, per trovare un accordo a livello di Federazione Veneta, che ci permetta di valorizzare gli asset della nostra Regione. Banca San Giorgio Quinto Valle Agno si impegnerà a cogliere le eventuali opportunità che potranno nascere dalla collaborazione tra i due gruppi e tra tutte le Banche venete anche in futuro".
L'assemblea dei soci della Banca ha quindi approvato il bilancio 2016, illustrato dal Direttore generale, Leopoldo Pilati. Con un utile netto di quasi 2,3 milioni di euro e con l'indicatore di solidità , il Cet 1 capital ratio, al 15,14% post riparto (a fronte del dato che riguarda il sistema bancario nazionale al 12,4%- dati a giugno 2016) la Banca si presenta solida e in salute. In crescita di 5 punti percentuali gli indicatori di copertura delle sofferenze al 55,31%, e di copertura dei finanziamenti deteriorati al 47,33 %. In crescita anche il dato sulla raccolta diretta che supera 1,050 miliardi di euro (+1,25% rispetto al 2015) e gli impieghi che raggiungono 1,038 miliardi di euro (+0,74% sul dato 2015). Cresce di oltre 10 punti percentuali la raccolta indiretta (il risparmio gestito ammonta a 454 mln di euro) per un totale di masse amministrate che supera 2,620 miliardi di euro.
Sale inoltre del 14% il dato sul saldo algebrico dei conti correnti attivi della Banca con un incremento di 2.135 unità , a dimostrazione della fiducia conquistata dall'Istituto nel territorio e dell'attività del motore commerciale della banca.
"Abbiamo presentato in assemblea degli ottimi risultati di bilancio, con una tendenza sul primo quadrimestre 2017 che si attesta in ulteriore crescita- anticipa il DG Pilati- e con indici di miglioramento sensibili, in relazione soprattutto alle masse amministrate e raccolta complessiva che a fine aprile erano salite, rispettivamente, a 2,669 miliardi di euro e a 1,572 miliardi di euro".
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