Banca Popolare di Vicenza, First Cisl: dopo 9 mesi di silenzio la banca si sveglia dal lungo letargo
Sabato 3 Dicembre 2016 alle 15:17 | 0 commenti
First CISL Gruppo BPVi
Dopo 9 mesi di silenzÂio Banca Popolare di ÂVicenza si sveglia daÂl lungo letargo e punÂta a far ripartire unÂa trattativa sospesa Âdalla stessa azienda Âlo scorso 22 febbraioÂ. “Lo definirei un riÂsveglio dinamico – diÂce il Segretario dellÂa Sas di complesso FiÂrst CISL Paolo Ghezzi -. Bpvi vuole pigiare il piede sull’acceleratÂore e chiudere la traÂttativa il prossimo 1Â6 dicembre. Ha già deÂciso tutto lei ? Da cÂhe mondo è mondo gli Âaccordi si fanno in 2Â. ÂE’ fin troppo chiaro Âche l’istituto stia tÂentando di forzare la mano e di comprimere i tempi dei ragionamÂenti che rimangono neÂcessari e che necessiÂteranno della piena cÂondivisione dei colleÂghi.
Come  ÂFirst CISL ci prenderÂemo tutti i giorni chÂe reputeremo utili. NÂon diamo mandati in bÂianco ad alcuno e traÂttando aspetteremo l’Âapprodo del nuovo piaÂno industriale che il presidente Mion annuÂncia essere pronto  Âentro questo dicembreÂ, almeno così ha dichÂiarato Giovedì a “MilÂano Finanzaâ€. La tratÂtativa che sta per riÂpartire dovrebbe inveÂstire una platea miniÂma di 700 colleghi, dÂa prepensionare, con Âintervento della bancÂa ed una solidarietà Âche Bpvi stima al 60%Â. L’azienda farà bene ad essere più precisÂa perché analizzeremo  Âi numeri con occhio aÂttento e  Âcon la certtezza che Ânon faremo pagare ai Âcolleghi le pensioni Âdorate di chi lascia. Si venga a trattare Âcon le idee chiare seÂnza cadere in colossaÂli contraddizioni. LuÂnedì ci hanno detto cÂhe per il piano indusÂtriale non ci sarebbeÂro stati significativÂi aggiornamenti salvo apprendere che il prÂesidente Gianni Mion sa già molto di più. ÂIn prossimità della rÂipresa del confronto Âchiariamo fin d’ora cÂhe lo stato di crisi Âaziendale riguarda tuÂtti e come tale, i saÂcrifici richiesti, doÂvranno interessare tuÂtti dai manager ai diÂpendenti in un rapporÂto direttamente propoÂrzionale alle rispettÂive disponibilità . PeÂr il resto non rinuncÂeremo all’idea della Âvolontarietà , di un nÂuovo ed innovativo moÂdo di fare banca e alÂl’idea di puntare ad Âuna gestione domesticÂa degli NPL per evitaÂrne una svendita che Ânon apporterebbe signÂificativi beneficiâ€.
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