BPVi, dubbi e incertezze tra i correntisti: "Le banche valgono meno di un caffè"
Martedi 27 Giugno 2017 alle 15:41 | 0 commenti
"Brindiamo al nostro nuovo datore di lavoro", nei bar attorno alla sede centrale della Banca Popolare di Vicenza sono stati in molti, ieri, ad alzare i calici. Si tratta di alcuni dipendenti dell'istituto di credito che dopo il discusso salvataggio delle due ex Popolari venete si ritrovano in forze al gruppo Intesa Sanpaolo. L'Euforia diventa in fretta ironia: "Capita di comprare una banca con un euro, il caffè oggi sembra quasi caro" . I sorrisi sono in parte di facciata, perché, tolta la cravatta e arrotolate le maniche della camicia, l'incertezza resta tanta. Una situazione speculare a quella che stanno vivendo molti correntisti che tra dubbi, perplessità e rassicurazioni si trovano con le tasche vuote e in testa l'ennesimo motivetto: "Ora andrà meglio".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.