Il Sole 24 Ore, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca: tutto ruota intorno alla ristrutturazione
Mercoledi 1 Giugno 2016 alle 09:31 | 0 commenti
Finirà come Vicenza? Con Atlante a prendersi sulle spalle tutta Montebelluna? Difficile dirlo oggi, ma il copione delle due ex Popolari venete è così sovrapponibile da far pensare che altre soluzioni non ce ne siano. Il film le vede a braccetto da sempre: crediti a go-go concessi in cambio di azioni iper-sopravvalutate per capitalizzare fittiziamente le banche; sofferenze altissime nascoste per anni sotto il tappeto e quelle valutazioni così irrealistiche da sembrare, non solo oggi, grottesche. Il film di ieri è anche quello odierno. Soci storici di fatto azzerati per entrambe, con un falò di risparmio investito nelle banche del duo Zonin-Consoli pari a oltre 10 miliardi bruciati in un poco più di un anno. E ancora nessun interesse da parte di nessuna singola banca ad accollarsi il peso del salvataggio delle due consorelle di territorio. Comprensibile?
Certo. Basti pensare che per entrambe, pur ricapitalizzate, la zavorra dei crediti malati ancora da rettificare a bilancio vale oltre il 20% del portafoglio e quasi due volte il capitale pur dopo il rafforzamento patrimoniale. Segno che il grosso del lavoro di ristrutturazione è ancora tutto da fare. E allora forse le intenzioni dei soci storici di Montebelluna di fare uno zoccolo duro per continuare a governare una Veneto Banca magari quotata appaiono alquanto aleatorie, al di là delle dichiarazioni di rito. In fondo meglio una soluzione di sistema con il consorzio mutualistico sotto il cappello di Atlante che può provare a riassestare la banca, o meglio le due banche insieme. In fondo Atlante è nata per questo. Evitare crac bancari che avrebbero un effetto contagio devastante sul sistema. Le fibrillazioni sui bancari in borsa dicono quanto lo stato d'allerta sia ai massimi . Peccato che se metà delle risorse finiscono per salvare due banche sull'orlo del baratro, restino poco risorse per fare l'altro mestiere, smaltire le sofferenze. Salvare le due venete intanto: questa la vera mission del fondo.
di Fabio Pavesi, da Il Sole 24 Ore
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