Banca aperta
Martedi 25 Dicembre 2012 alle 11:06 | 0 commenti
Buon Natale. Oggi in sua occasione vi regaliamo da VicenzaPiù n. 247 e BassanoPiù n. 9 dal 19 dicembre 2012 in edicola e sfogliabili comodamente online dagli abbonati alcuni articoli.Di Giovanni Coviello
Da un po' di tempo e gradualmente hanno ritrovato il gusto del dialogo con noi, poveri cronisti del network locale VicenzaPiù & BassanoPiù, il sindaco, poi altri vertici cittadini, da quelli di Aim ai vicini di casa di Acque vicentine, passando per sindacalisti e presidenti di Ipab, per non parlare dei ... preistorici Antonacci e Amenduni. Non possiamo, quindi, non accogliere con piacere (soddisfazione?) lo "sbrinamento" dei collegamenti con la Banca Popolare di Vicenza.
Dopo aver chiesto per i nostri lettori lumi su alcune questioni prima verbalmente e poi, inascoltati, per iscritto, è dal n. 235 di VicenzaPiù (26 maggio scorso) che abbiamo a più riprese pubblicato le nostre domande ai vertici della Banca Popolare di Vicenza. In questi casi il rischio è che da una parte e dall'altra ci si ostini nel mantenere il punto per cui non staremo a rivelare chi ha compiuto i primi passi e, poi, quelli decisivi per riportare alla normalità i rapporti istituzionali tra i media da me diretti e la banca, anche perchè questo oggettivamente interesserebbe poco ai lettori di VicenzaPiù, in specie a chi ne detiene anche azioni, e sono tantissimi. Ma ci limitiamo a trasferire le risposte date più che a noi a chi ci legge, utilizzando canali ufficiali anche se, per i motivi di cui sopra, non "vergati" su carta pergamena ...
Facile rispondere, a questo punto, alla domanda che nel tempo si era aggiunta alle precedenti, più stuzzicose, e cioè all'embargo sui comunicati ufficiali, sia pur repetibili sul sito dell'Istituto del presidente Gianni Zonin. I comunicati sono da tempo tornati nelle nostre caselle postali, quindi amen al poter pubblicare, senza sforzi, come facciamo con tutti indistintamente, notizie per forza di cose positive e scritte secondo la filosofia comunicativa dell"azienda. A una delle questioni principali, quella ampliatasi nel tempo a seguito delle valutazioni in discesa fatte dalle agenzie di rating Standard & Poor's e Fitch, arrivate al rating a lungo termine di BB+ (speculative grade, cioè
volgarmente "spazzatura") e quello a breve a B e a causa delle valutazioni di diverso segno fatte dagli organi della Banca che hanno "apprezzato" anche ultimamente il valore delle azioni, gli ambienti dell'Istituto che ci hanno dato udienza ci hanno evidenziato che la Banca Popolare di Vicenza, in primis, diffonde valutazioni su queste questioni solo in maniera istituzionale e che le uniche dichiarazioni fatte fuori da questa linea sono quelle rilasciate dal direttore generale Samuele Sorato a Il Sole 24 Ore e, poi, rilanciate da alcuni organi locali in occasioni precedenti all'ultimo downgrading di Fitch. Il commento ufficioso, comunque, rimane quello noto: il peggioramento di alcuni parametri su cui si basano i rating perché legati alla scelta "politica" di maggiori concessioni di credito al territorio in un ambito di crisi mentre le buone valutazioni del valore dei titoli azionari tengono conto di fattori che agli organi legittimamente a ciò preposti li fanno certificare come corretti.
Altro argomento delicato, ma non solo per la BpVI come, per altri motivi, si legge spesso su questi media e anche in questo numero, è la gestione dei rapporti con i quotidiani locali. Oltre al fatto che il "vecchio" membro del Cda di via Btg. Framarin, Giuseppe Zigliotto, è anche presidente di Assindustria, che è socia di riferimento dell'editore de Il Giornale di Vicenza, di fatto il quotidiano che, sulla carta, ha il monopolio locale, Gianni Zonin compartecipa alla società editrice de Il Corriere del Veneto, uno degli altri due quotidiani che hanno pagine locali (il terzo è il caltagironiano Il Gazzettino, ndr). Prendiamo atto, e non potremmo fare diversamente perché raccogliamo in questo caso solo le risposte, della dichiarata non ingerenza della banca nelle cose dei due quotidiani e del distinguo tra cointeressenze della BpVI diverse da quelle del suo presidente. Argomento a cui i nostri interlocutori si appellano anche, e per la parte di competenza, nella questione Banca Nuova, l'Istituto controllato da BpVI, presente da tempo nel mondo bancario siciliano, area in cui operano anche aziende del presidente. Sulle operazioni che ne hanno portato, prima, all'assorbimento nella controllante e poi al contestuale scorporo, parlano gli atti ufficiali e le motivazioni, ci si fa notare, vanno cercate esclusivamente nelle razionalizzazioni dei costi del gruppo, che oggi è tra i primi dieci in Italia, mentre parliamo in un altro pezzo di alcune vicissitudini giudiziarie del suo precedente direttore generale Francesco Maiolini, ndr,
Inutile, poi, aggiungere che per la banca l'operazione "sponsor" fondamentale del Vicenza calcio è circoscritta all'aspetto promozionale e di vicinanza al territorio di cui i biancorossi sono testimonial di eccezione, il tutto, ovviamente, con un'attenzione "bancaria", da business, ai soci attuali e futuri, e che per la BpVI è pura scelta di mercato l'acquisizione di quote della Kevios, di cui era membro del Cda Danilo Preto, l'ex discusso presidente del Vicenza Calcio molto vicino da sempre a Dario Cassingena.
Non abbiamo abusato della ritrovata, pur se riservata, cortesia bancaria di Via Btg. Framarin per avere ulteriori delucidazioni sull'apporto specifico alle strategie della BpVI di Andrea Monorchio, una delle personalità più note nel mondo pubblico, perché in futuro ci piacerebbe parlare anche di staregie di crescita ve consolidamento della Popolare e non solo di dubbi su certi aspetti gestionali. Comuni, molti di questi, a tutto il mondo bancario. Monti docet.
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