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Riceviamo da Italo Francesco Baldo e pubblichiamo.
Accade raramente, ma questa volta dobbiamo congratularci con il Sindaco di Vicenza, almeno al 7,8 per cento, ossia la percentuale della Lista Cicero. Il Sindaco, dopo aver conosciuto che le simpatie fasciste di Cicero sono espresse nel suo ufficio mediante l'affissione di un calendario, ha preso il draconico provvedimento: ritirare le deleghe a colui che aveva aumentato la consistenza numerica della maggioranza oltre al costo dei parcheggi.

Fin qui tutto bene, ma avremo anche il desidero che la lotta contro il totalitarismo di destra, condotta dal primo cittadino per la prima volta, fosse anche rivolta a quello di sinistra, quello che ha cercato di impedire un libero e democratico dibattito e che coltiva certamente ipotesi che si richiamano spesso al totalitarismo, quello bollato anche dalla grande filosofa Hanna Arendt, che ha provocato milioni di morti e che nei campi Gulag ha vilipeso la dignità umana del poter pensare in modo libero e che ha bollato gli insorti di Budapest come "TEPPISTI". Avremo anche voluto che il Sindaco di Vicenza esercitasse la sua alta censura contro chi voleva cancellare la storia, ma nulla è stato fatto. Temiamo che vi siano due pesi e due misure, la classica doppia morale della sinistra anche quella di origine demosacrestana. Forse la colpa di Cicero non è quella del calendario, magari acquistato a Predappio dai numerosi e di sinistra venditori, ma quella di fare ombra al primo cittadino, visto che, con le rotatorie e altro come l' autocandidarsi a commissario della tangenziale, è spesso intervistato? Dubbi, attendiamo chiarimenti rotatori ossia ... variati.
Italo Francesco Baldo