Bacino di Caldogno, tutti felici e contenti: Zaia, Finco, Toniolo, Vezzaro e Variati
Venerdi 17 Ottobre 2014 alle 21:26 | 0 commenti
Il bacino antialluvione di Caldogno, a nord di Vicenza, che dovrebbe essere terminato entro la fine del 2015, ha visto oggi, 17 ottobre, la visita ai lavori di realizzazione (foto) del presidente del Veneto Luca Zaia con il sindaco di Vicenza Achille Variati e a quelli di Caldogno, Marcello Vezzaro, e di Villaverla, Ruggero Gonzo, e dei consiglieri regionali vicentini Costantino Toniolo e Nicola Finco. Di seguito tutte le note ufficiali con i commenti a riguardo.Â
Zaia
“E’ la prima grande opera di difesa del suolo che realizziamo in Veneto dopo ottant’anni – ha sottolineato Zaia – e a giorni partiranno i lavori di quello di Trissino, mentre siamo prossimi all’affidamento di quelli di Colombaretta, Muson e San Lorenzoâ€. A quasi quattro anni dalla grande alluvione del 2010, il bilancio degli interventi per la sicurezza idraulica del territorio veneto è riassumibile nei 925 cantieri realizzati dopo l’evento e nell’avvio delle opere per la riduzione del rischio.
Il bacino di Trissino/Caldogno è progettato per trattenere in caso di piena circa 3,8 milioni di metri cubi d’acqua dal torrente Timonchio, ma, tenuto conto del “franco†degli argini di circa un metro, in caso di necessità si potrebbero sfiorare i quattro milioni. A questa grande vasca stanno lavorando quotidianamente una sessantina di operai di nove ditte diverse, tutte venete, con una cinquantina di mezzi di vario tipo. L’intervento è diviso in due parti separate e funzionanti anche autonomamente, in modo da poter utilizzare uno solo o entrambi gli invasi. Ma non sarà un’opera solo in attesa di eventi estremi: iIl piano campagna conserverà infatti la vocazione agricola e potrà essere coltivato dai proprietari precedenti. “Non un metro cubo del terreno che viene scavato finisce all’esterno – ha fatto presente Zaia – ma, a seconda della tipologia, viene utilizzato per le arginature o per la ricostruzione del piano campagnaâ€
Le famiglie che abitano lungo l’argine del Timonchio nell’ambito del bacino, dove si trova l’argine che divide le due sezioni, si trasferiranno in nuove abitazioni, avendo accettato la proposta che garantisce loro sicurezza e nessun danno economico. Ringrazio i proprietari e quelle famiglie – ha affermato in sostanza Zaia – perché hanno dato un esempio di come si affronta un problema come quello della sicurezza collettiva; e ringrazio anche gli ambientalisti che hanno collaborato a questo lavoro.
L’opera, attesa e necessaria, ha peraltro messo ancora di più in evidenza la necessità che i lavori della salvaguardia del territorio, e dunque della vita umana, non possono seguire le ordinarie procedure degli interventi pubblici, pena blocchi e ritardi le cui conseguenze si sono viste nei giorni scorsi a Genova. Basta un ricorso qualsiasi per fermare tutto – ha ricordato Zaia – e questo oggi non se lo può permettere nessuno. E a questo oggi si aggiungono i tagli presiti dalla Legge di Stabilità , che metteranno in forse e impediranno di finanziare le opere necessarie. Gli hanno fatto eco gli altri tre sindaci: troppe leggi e procedure arretrate – ha ripetuto Variati – mentre occorrono normative più efficienti, anche in mano a commissari, per superare le disgrazie che abbiamo avuto. Il parlamento potrebbe decidere tutto questo in un paio di mesi.
Finco
“Mentre Renzi taglia alle Regioni per finanziare marchette e sprechi dei ministeri, il Veneto procede per mettere in sicurezza il territorio e realizzare opere che nessuno negli ultimi 80 anni aveva programmato. Visto che per i Forestali della Calabria e per riempirci le città di clandestini i soldi li trova, il premier dovrebbe mantenere la promessa fatta a Treviso in febbraio, e sbloccare subito le risorse a vantaggio degli Enti con progetti di tutela del territorio già cantierabili o cantierati. Il Veneto è l’unica Regione ad avere un Piano fatto ed esecutivo, che procede spedito nonostante burocrazia e vincoli. Oggi a Caldogno ne abbiamo visto l’esempio; presto partiranno i lavori per il bacino di Trissino e verrà finanziato quello di viale Diaz a Vicenza. La buona politica contro i tweet e le chiacchiereâ€. Il presidente della Commissione consiliare Ambiente Nicola Finco, stamattina, ha visitato assieme al governatore Luca Zaia il cantiere di Caldogno, verificando lo stato dei lavori il cui costo ammonta a 40.000.000 euro.
“E’, questa, la più importante delle opere in fase attuativa in Veneto, in tutto circa 900 – spiega Finco -. Peccato che da Roma arrivi solo burocrazia e, oltre le parole, nessun sostegno concreto. Consiglio a Renzi di venire a Caldogno a farsi un giro nel cantiere, così da rendersi conto che esistono Enti virtuosi che vanno incentivati con risorse adeguate, e non trattati alla stregua degli spreconi da castigareâ€.
Toniolo
"Oltre a saper fare bene, bisogna saper mediare tra i vari interessi sul territorio e va dato atto ai sindaci e agli amministratori dei comuni dell'area del Bacino (Caldogno, Villaverla, ma anche Vicenza …, ndr) di aver fatto un ottimo lavoro mettendo attorno ad un tavolo i proprietari, le associazioni agricole, le associazioni ambientalistiche (vedi oasi di via Vegre, ndr) e naturalmente l'interesse dell'intero Veneto a garantire la sicurezza di tutti i cittadini che vivono nei territori che insistono sull'asta del Timonchio-Bacchiglione a partire da Caldogno e Vicenza città !"Â
L'ha affermato il consigliere regionale Costantino Toniolo (NCD), durante la visita di questa mattina al cantiere del Bacino di laminazione di Caldogno: un impianto su un terreno di 110-120 ettari, pari a 150 campi da calcio, nel territorio comunale di Caldogno ai confini con il comune di Villaverla. "Un'opera assolutamente necessaria che costa 40 milioni di euro, che salva le nostre case e la nostra economia locale dalle alluvioni", spiega Toniolo, "e che in questi anni sta dando lavoro a 9 aziende vicentine e venete e, per contare solo coloro che lavorano in cantiere, a 60 persone".Â
"L'ultimo collaudo, quello della cassa di espansione a valle, è previsto che sia fatto a febbraio 2016", continua Toniolo, "ma già l'estate prossima (agosto del 2015) sarà in funzione la cassa di espansione più grande, quella a monte!"
"Da quel che abbiamo visto i lavori procedono secondo il programma previsto", sottolinea Toniolo. "Tutto è funzionato bene, dalle diverse fasi del progetto, alla trattativa con i proprietari dei terreni che hanno ceduto la servitù di allagamento alla Regione, per giungere alla gara per l'assegnazione dell'appalto. E questo grazie all'istituzione del commissario post alluvione che ha permesso di aggirare quella burocrazia soffocante che nei tempi precedenti ha sempre ostacolato ogni iniziativa in tal senso".
E puntualizza Toniolo: "in materia di sicurezza idraulica e idrogeologica è necessario che a livello nazionale il Governo tagli la burocrazia in modo consistente (naturalmente garantendo la legalità ), e soprattutto allenti quanto prima il patto di stabilità a cui sono sottoposte le amministrazioni locali in modo che si possano spendere le tante risorse in cassa, soprattutto qui nei comuni veneti per mettere in sicurezza il territorio, a partire dalle cose più semplici", conclude Toniolo: "ad esempio pulire i fossi e le fognature, per arrivare ai lavori più importanti come la realizzazione di argini rinforzati e delle casse di espansione".
Vezzaro
“Al di là dell'aspetto legato alla sicurezza ambientale dell'opera, che è strategica per Caldogno e le sue frazioni, ma anche per Vicenza e per tutta l'asta del Bacchiglione, con questo intervento verranno valorizzati i terreni interessati al cantiere, sia dal punto di vista agricolo sia da quello ambientale e turistico".
Lo ha affermato stamani il sindaco di Caldogno, Marcello Vezzaro, durante il sopralluogo nel cantiere di realizzazione del bacino di laminazione, alla presenza del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e dei primi cittadini di Vicenza e Villaverla, rispettivamente Achille Variati e Ruggero Gonzo.
"Con il Comune di Vicenza", ha aggiunto Vezzaro, "stiamo realizzando una pista ciclo-naturalistica che parte dalla zona nord del capoluogo di provincia e attraversa l'intero territorio comunale di Caldogno e che arriva sino al Bacino dove sarà ulteriormente valorizzata l'area umida di via Vegre!".
"Come dicevamo oltre alla valorizzazione turistica ci piacerebbe creare una De.Co. dedicata proprio al Bacino di Caldogno", ha continuato Vezzaro. "Abbiamo bisogno della collaborazione dei proprietari dei terreni e delle associazioni degli agricoltori in particolare della Coldiretti: così sarà possibile valorizzare le colture locali e la nostra enogastronomia!"
Vezzaro ha anche accennato all'importanza della stipula dei contratti di fiume che possono dare maggiori prospettive per quanto riguarda la sicurezza idraulica sul lungo periodo sull'asta del Timonchio-Bacchiglione. Infine ha ricordato che il Bacino di Caldogno è oggetto di studio da parte dell'Università di Trieste in particolare per l'aspetto sociologico legato alla partecipazione della comunità locale al progetto.
Variati
Oggi il sindaco Achille Variati ha visitato il cantiere per la realizzazione del bacino di laminazione di Caldogno insieme al presidente della Regione Veneto Luca Zaia, agli altri sindaci dei Comuni interessati dall’opera e a vari consiglieri regionali.
“C’è soddisfazione per lo stato attuale del cantiere che dovrebbe concludersi secondo la Regione entro la fine del 2015 – ha detto il sindaco Variati -. Ma ci sono voluti quattro anni per arrivare a questo punto dalla terribile alluvione del 2010: non è accettabile. Quattro anni di pericoli per le famiglie e le aziende del nostro territorio a causa di procedure e burocrazia impossibili nonostante lo stanziamento dei fondi necessari fosse già stato fatto. Per opere come questa devono essere nominati commissari con pieni poteri, in grado di incentivare la politica del fare e avviare con velocità la realizzazione di ciò che serve per la sicurezza del territorio, altrimenti tragedie come quella di Genova saranno destinate a ripetersi. A Roma devono capire che bisogna cambiare completamente registro per evitare altre catastrofi ambientaliâ€.Â
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