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Bacino del Retrone: circolo 7 del PD per salvaguardia idrogeologica del territorio

Di Emma Domenica 12 Ottobre 2014 alle 23:00 | 0 commenti

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«Il Circolo 7 "ai Ferrovieri" del PD di Vicenza, a seguito dei recenti eventi atmosferici che hanno evidenziato le criticità ed il conseguente rischio idrogeologico nel bacino del fiume Retrone, desidera sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema». È così che inizia una nota preoccupata in cui il circolo 7 PD Vicenza "ai Ferrovieri" si mobilita, finalmente verrebbe da dire per la salvaguardia idrogeologica del nostro territorio invitando la regione a intervenire con uno stanziamento di risorse.

Pubblichiamo integralmente la nota del Circolo 7 "ai Ferrovieri" del PD di Vicenza, a firma di Angelo Tonello, segretario di circolo, e di  Lorenza Rizzini, Consigliere Comunale del Gruppo consiliare “Partito Democratico per Variati”, in cui si chiede di porre in sicurezza l'area ovest di Vicenza, in particolar modo quella di Ferrovieri, Gogna e Sant'Agostino.


L'area di Sant'Agostino e alcune zone dei Ferrovieri e di Gogna, sono soggette ad allagamenti ad ogni evento piovoso sostenuto, anche se verificatosi nelle zone a monte della Città o in corrispondenza del Bacino del fiume Bacchiglione, con tutti i disagi emergenti per la popolazione, le attività commerciali e produttive. Il deflusso delle acque del Retrone è un problema storico e ben conosciuto; il nome stesso del fiume offre la spiegazione più semplice e chiara: quando il Bacchiglione, di cui il Retrone è affluente, supera un certo livello non è più in grado di ricevere le acque del Retrone e queste arretrando trovano sfogo nella zona di Sant'Agostino, in Gogna, nella zona industriale Ovest e nella zona industriale di Arcugnano.
In tempi recenti, l'evento più importante e drammatico è stato rappresentato dall'alluvione di Ottobre-Novembre 2010, che ha allagato la valle di Sant'Agostino. Anche nel febbraio di quest'anno, 2014, il Retrone ha raggiunto la quota di 3.60 metri sopra lo zero (raramente il fiume è stato così alto e le piene così ravvicinate).
Nel 2010 la Regione Veneto, nella figura del "Commissario delegato per il superamento dell'emergenza derivante dagli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio della Regione Veneto nei giorni dal 31 ottobre al 2 novembre 2010", ha individuato alcune azioni per riportare in sicurezza il bacino del Retrone: la sistemazione dell'alveo (i lavori sono in corso), due bacini di laminazione, uno sul torrente Onte (in comune di Sovizzo) e uno sulla Roggia Dioma (nei comuni di Vicenza e Monteviale), per una capacità di laminazione totale di circa 1,1 milioni di m3; un'area d'espansione naturale in zona Sant'Agostino, con estensione di circa 75 ettari ed una capacità di circa 2 milioni di m3, compresa tra i comuni di Vicenza e di Arcugnano, da tener sgombra da futuri processi edificatori, per mettere in sicurezza la valle di Sant'Agostino dalle piene del Retrone e del Rio Cordano. Infine, due opere a completamento del sistema per mettere in sicurezza il centro cittadino: un diversore Bacchiglione - Retrone in Città, che equilibrerà le piene dei due fiumi, e la galleria scolmatrice del Retrone, che bypassando il centro storico di Vicenza, convoglierà una parte delle acque nel fiume Bacchiglione a valle della confluenza naturale dei due fiumi. Quest'opera, inizialmente inserite nel "project financing" del Sistema Tangenziali Venete, è stata di recente inserita tra le opere necessarie per la nuova ipotesi di tracciato di attraversamento della AV/AC in Città di Vicenza (quadruplicamento della linea ferroviaria).
Queste azioni di salvaguardia, pur individuate e definite, necessitano d'ingenti investimenti che la Regione dice di non avere a disposizione: i due bacini di laminazione (Onte e Dioma) sono quotati complessivamente 21 milioni di Euro, l'area di espansione di Sant'Agostino circa 11 milioni di Euro ed altre azioni diffuse sul territorio del bacino del Retrone circa 11 milioni di Euro. I bacini sull'Onte e sulla Dioma inoltre hanno concluso la fase di progettazione e superato l'approvazione della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), mancano solo i finanziamenti e la cantierizzazione delle opere.
Il Circolo 7 "ai Ferrovieri" del PD di Vicenza intende sollecitare la Regione Veneto, affinché essa destini delle risorse del bilancio alla costruzione dei bacini e alla messa in sicurezza dell'area d'espansione, in modo da porre in sicurezza l'area ovest di Vicenza, in particolar modo quella di Ferrovieri, Gogna e Sant'Agostino.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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