Bacino anti alluvione a Caldogno, Gruppo oasi di Vegre: nonostante le promesse la zona umida è stata distrutta
Martedi 27 Settembre 2016 alle 16:01 | 0 commenti
Il Gruppo spontaneo promotori oasi di Vegre segnala che stanno per concludersi i lavori di costruzione del Bacino anti alluvione sul Timonchio a Caldogno, Vicenza: “nel progetto del Bacino di laminazione era previsto di conservare la preziosa zona umida che si era formata a seguito di escavazioni per l’asporto di argilla. La conservazione della zona umida faceva parte alle opere di mitigazione di impatto e conservazione ambientale, ma nonostante le promesse la zona umida è stata distruttaâ€. Di seguito la denuncia dell'associazione diffusa in un volantino.
"Vegre è una località in comune di Caldogno (VI). È lungo una delle principali rotte migratorie fra il continente africano e il nord Europa. Per la particolare posizione vanta il censimento di oltre 150 specie di uccelli. Accoglieva i migratori esausti che avevano superato le Alpi e quelli che dovevano nutrirsi prima dell’impegnativo balzo verso i luoghi riproduttivi lontani migliaia di chilometri anche oltre il circolo polare artico o la Taiga.
Nidificavano la Pavoncella, il magnifico Cavaliere d’Italia ed altri uccelli limicoli ed acquatici.
Nel progetto del Bacino sul Timonchio, la ricostituzione della zona umida fa parte delle opere necessarie per la mitigazione dell’ impatto ambientale. Non ricostituirla aggraverebbe il già severo impatto negativo riguardante la “FAUNA AVICOLA E TERRICOLA “ valutato a -2,5 che è uno dei valori più preoccupanti. Non ricostituirla andrebbe contro lo spirito delle normative internazionali per la protezione degli uccelli.
Vegre è riconosciuta dall’ISPRA nel Catasto delle Aree Umide Italiane con la sigla VI0402 ed è parte integrante della Rete Ecologica della Provincia di Vicenza con la sigla VI044. Supera gli interessi strettamente locali e chiama ad una assunzione di responsabilità tutte le persone che vengono a conoscenza di questa situazione.
Evitare la perdita ambientale e culturale
Se le reiterate promesse pubbliche di conservare questa zona umida venissero disattese sarebbe inferto un grave colpo alla credibilità politica e personale dei nostri governanti.
Nel devastato paesaggio veneto, la trasformazione della zona umida, veramente straordinaria, in un qualÂsiasi campo di soia o mais potrebbe essere un preocÂcupante segnale di inadeguatezza per chi si assume la responsabilità di questa scelta.
Per amministratori e politici intellettualmente onesti cosa può essere più importante del garantire la conservazione ambientale e il progresso culturale alle giovani generazioni?"
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