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Baby gang di stranieri a Schio, Alex Cioni (PrimaNoi): "ancora problemi con i nuovi italiani che si trovano a crescere in mezzo a noi ma non con noi"

Di Note ufficiali Mercoledi 16 Maggio 2018 alle 11:05 | 0 commenti

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"E' capitato pure a me di incrociare in piazza Falcone Borsellino a Schio questi immigrati di seconda generazione. Niente di grave: mi hanno chiesto delle sigarette ma al mio rifiuto, dovuto alla loro giovane età, hanno iniziato ad inveire con parole incomprensibili in lingua araba" - è quanto racconta Alex Cioni del comitato PrimaNoi sui gruppi di adolescenti che spesso si trovano a bivaccare sulle panchine della piazza lasciando spesso a terra i segni tangibili del loro passaggio. Secondo il portavoce del comitato non è la prima volta che nell'alto vicentino emergono problemi con questi "nuovi italiani che si trovano a crescere in mezzo a noi ma non con noi."

Tra l'altro, nell'alto vicentino, i problemi derivanti da queste mini gang di stranieri sono cosa nota. Ogni tanto finiscono nelle pagine di cronaca dei giornali, spesso rimangono celate, ma i casi di questo genere, anche all'interno degli istituti scolastici, non sono così sporadici.

"Sarebbe un grave errore di valutazione sociologica oltre che politica ricondurre questi atteggiamenti solo a questioni di natura esistenziale, tipici dei ragazzini in età adolescenziale - spiega Cioni. Abbiamo a che fare con ragazzi nati in gran parte in Italia, cresciuti però in nuclei famigliari la cui educazione è spesso ancorata ad un retaggio culturale di matrice religiosa, il che non è un male in sé, ma rischia di divenirlo nella misura in cui quel tipo di educazione si radicalizza, portando i ragazzi a vivere delle esistenze quanto meno confuse e conflittuali verso un ambiente circostante percepito come ostile ed estraneo."

Questi sono fenomeni abbastanza nuovi in Italia che le istituzioni sono chiamate ad affrontarli nel modo adeguato guardando anche a quanto accade in Europa, provando, possibilmente, ad evitare di commettere i medesimi errori. 

Secondo Cioni, l'elemento oggettivamente incontestabile è che "l'integrazione di cui in troppi parlano a sproposito, senza però ben sapere di cosa stanno parlando, è più facile a dirsi che a farsi." E ancora. "Non pensiamo di essere al riparo da certi problemi perché viviamo in provincia. E' proprio qui che il rischio si fa più alto, in quanto è nelle piccole realtà come la nostra dove si stanno sviluppando le concentrazioni urbane di stranieri più numerose. Vicenza, che non è una metropoli, ne è un esempio lampante."

Intanto, il comitato, che l'anno scorso aveva proposto di attivare il controllo di vicinato creando una rete tra i cittadini, ora sta pensando di promuovere dei gruppi di volontari per monitorare le aree più sensibili come per l'appunto piazza Falcone Borsellino e tutto il parco della Valletta. "Socializzare la vigilanza non significherebbe sostituirsi al ruolo prezioso delle forze dell'ordine, significherebbe rendersi partecipi di una rete virtuosa di cittadini che non pensano solo al proprio orticello davanti casa, ma pure a quella del vicino" - spiegano dal comitato.

Alex Cioni, portavoce comitato PrimaNoi 

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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