Azioni di salute pubblica della Polizia Locale, Cub: a rischiare sono sempre e solo i lavoratori
Mercoledi 25 Gennaio 2017 alle 21:32 | 0 commenti
Per l'ennesima volta in data odierna - scrive in una nota Veronica Dalla Pria del sindacato Polizia Locale CUB Pubblico Impiego del Comune di Vicenza - abbiamo chiesto all'amministrazione comunale di Vicenza l'aggiornamento delle procedure operative previste per l’attuazione di Aso e Tso, da parte degli operatori di Polizia Locale, e del protocollo emesso dall'ULSS di Vicenza nel 2011. Nello specifico - prosegue il comunicato - si tratta di tutte quelle modalità operative tramite le quali la Polizia Locale porta a compimento un'ordinanza del sindaco relativamente ad azioni di salute pubblica.
Nonostante le richieste già inviate e condivise, nonostante alcuni gravi episodi con esiti nefasti accaduti a livello nazionale, il personale di PL impiegato all’esterno del Comando di Vicenza continua ad operare senza alcuna linea guida per l'attuazione dei Trattamenti o Accertamenti Sanitari Obbligatori.Â
Tale tipologia di interventi va a limitare di fatto la libertà degli individui su specifica richiesta di medici e necessita di un'ordinanza sindacale, nonchè della notifica all'autorità giudiziaria da parte degli operatori della Polizia Locale, assieme a personale sanitario.Â
La normativa carente subisce varie interpretazioni sul territorio nazionale e potrebbe palesarsi un eventuale abuso di potere ad ogni intervento del singolo operatore di Polizia Locale con il concreto rischio che, in caso di vertenze legali, il lavoratore debba arrangiarsi.
Non è così che funziona: il lavoratore deve avere contezza dei contenuti e delle modalità di portare a termine le direttive impartite ed è inaccettabile che, in caso di incidenti dovuti a ciò, sia sempre l'ultimo della scala gerarchica a pagare. Questa è l'ultima volta che sollecitiamo l'amministrazione dopodichè, in assenza di riscontro, agiremo in altre sedi e con altre forme di protesta.
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