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AVOP: una petizione popolare per la Sanità Veneta

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 20 Novembre 2015 alle 09:53 | 0 commenti

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Riceviamo e pubblichiamo da AVOP (Altro Veneto, Ora Possiamo) 
È partita, in tutte le province del Veneto, la campagna ”Alleanza per la salute” promossa da “L’Altro Veneto. Ora Possiamo”. Si raccolgono le firme dei cittadini sotto ad una petizione al Presidente della Regione Luca Zaia in difesa del Servizio Sanitario Nazionale. Il rapporto Censis, pubblicato lo scorso 20 ottobre e quello dell’Università di Tor Vergata tracciano un quadro drammaticamente critico della Sanità italiana, messa alle corde da una deliberata politica di progressivo de-finanziamento che sta creando il dissolvimento del SSN a tutto vantaggio del privato.

Tra le lunghe liste di attesa nella sanità pubblica e i costi proibitivi in quella privata, quasi una famiglia su due rinuncia alle cure. Nel 41,7% dei nuclei familiari, almeno una persona in un anno ha dovuto fare a meno di una prestazione sanitaria.
I cittadini inoltre pagano di tasca propria il 18% della spesa sanitaria totale: oltre 500 euro pro capite all'anno, mentre nell'ultimo anno al 32,6% degli italiani è capitato di pagare prestazioni sanitarie o di welfare 'in nero'
Mascherato da razionalizzazione della spesa, di fatto, ci troviamo in presenza di un taglio lineare delle risorse della sanità. Rispetto agli incrementi al fondo Sanità, previsti dal precedente governo Letta e dal successivo patto Stato Regioni, il DDL di Stabilità del Governo Renzi riduce i fondi alle Regioni per 1.8 miliardi nel 2016, per 3,98 miliardi nel 2017 e per 5.48 miliardi nel 2018 e 2019. Il che equivale alla cancellazione del SSN (fonte Sole 24 Ore).
Alla sanità negli ultimi anni sono stati tagliati 33 miliardi di Euro che, senza una strategia, hanno spinto parte della cittadinanza verso la sanità privata, mentre i cittadini meno abbienti devono rinunciare alle cure.
Tra le richieste contenute nella petizione popolare spiccano l’ abolizione dei ticket sanitari su tutte le prestazioni specialistiche esami e farmaci, l’ abbattimento delle liste di attesa come previsto dalla legge, oggi non applicata, la parità dei tempi di attesa per le visite prenotate a pagamento e quelle erogate gratuitamente (Legge Turco), la cancellazione definitiva della pratica del Project Financing nell’edilizia socio-sanitaria , il potenziamento del fondo per la non autosufficienza, il libero accesso agli studi dei medici di famiglia SENZA PRENOTAZIONE per almeno quattro giorni alla settimana, l’abolizione di ogni restrizione burocratica alla prescrizione di farmaci, terapie ed esami da parte dei medici e delle sanzioni previste nei loro confronti dall’ultimo decreto governativo, la ridistribuzione degli studi medici sul territorio con incentivazioni per chi apre uno studio in quartieri o frazioni poco servite, la riattivazione del Registro Tumori del Veneto e sua collocazione presso lo I.O.V. (Istituto Oncologico Veneto) di Padova.
L’iniziativa politica, cui hanno aderito MEDICINA DEMOCRATICA (Vicenza), ACQUA BENE COMUNE (Verona), Comitato NO ECOMAFIE (Vicenza), Associazione “VITA INDIPENDENTE” (Lonigo), Comitato “NO ALLA CENTRALE” (Montecchio Maggiore), CiLLSA (Cittadini per il Lavoro, la Legalità, la Salute e l’Ambiente), LAVI Vicenza (Laboratorio Altre Vicenze), Gruppo “CONSUMO CRITICO” Val D’Illasi (VR), Comitato Scuola di Vicenza “LIP” (Legge di iniziativa Popolare), riscuote molto successo tra la gente, stanca di un servizio sanitario sempre più oneroso e sempre meno efficiente. Code ai tavolini a Venezia come ad Arzignano e a Padova. I primi giorni di sottoscrizione confermano l’accoglienza favorevole da parte dei cittadini ad una campagna destinata ad estendersi e coinvolger migliaia di persone.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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