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Autonomia, Zaia: primo negoziato fallito, ora indire referendum insieme a quello costituzionale

Di Emma Reda Lunedi 16 Maggio 2016 alle 17:30 | 0 commenti

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Una lettera del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Enrico Costa, è stata ricevuta oggi 16 maggio a Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto: è relativa al negoziato sull’autonomia e sul connesso referendum consultivo. E’ di due mesi fa infatti la lettera di Zaia a Renzi con cui si chiedeva, ai sensi dell’articolo 116, III comma, della Costituzione, di negoziare sul quesito referendario da sottoporre ai veneti in relazione alla maggiore autonomia, che veniva illustrata in modo ampio e dettagliato. Di seguito la prima reazione a caldo del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, diffusa dalla Regione.

"Mi pare che il primo negoziato, quello sulla possibilità di un quesito referendario articolato che indicasse anche le materie (ad esempio sanità, istruzione, ecc.) su cui chiedere l’autonomia, sia già fallito per il no opposto dal governo. Non resta dunque ora che indire il referendum veneto col quesito ammesso dalla Consulta. Mi pare evidente il rifiuto del Governo a negoziare sul quesito e che, per Palazzo Chigi, l’unica domanda ammissibile da sottoporre ai veneti sia quella generale fissata dalla legge regionale e legittimata dalla Corte Costituzionale. Il secondo passaggio discutibile è laddove il Ministro si dice disponibile a individuare e delimitare le materie. Non va assolutamente bene, anche perché usano il verbo ‘limitare’. Certo è che, tanto più i veneti si esprimeranno per il SÌ, tanto meno si potrà limitare. Comunque procediamo con ordine. Non essendovi ormai altra ipotesi che non quella di indire il referendum, nelle prossime ore scriverò ufficialmente al Governo chiedendo la possibilità di abbinare la consultazione veneta con quella nazionale sulla riforma costituzionale. Vedremo cosa risponderà il Governo e se terrà conto delle istanze di rigore sulla spesa pubblica di cui parla tanto".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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