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Autonomia, Pd: dopo anni di annunci, una proposta. Ma stop referendum

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 17 Marzo 2016 alle 21:22 | 0 commenti

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Il consigliere regionale del Partito Democratico Stefano Fracasso commenta la presentazione da parte della Regione Veneto della richiesta al Governo di aprire un negoziato per l'autonomia e promuovere un referendum consultivo
Finalmente possiamo confrontarci nel merito: dopo dieci anni di annunci, prima di Galan poi di Zaia, arriva una proposta nero su bianco. Purtroppo, all'apertura del negoziato fa da contraltare il sostegno del referendum quale preludio alla secessione. Un atteggiamento che apre perplessità sulla realtà volontà di dialogare col Governo e che rischia solo di aprire un muro contro muro.

Istruzione, sociale, politiche per il lavoro, turismo: su queste materie il Veneto può assicurare efficienza e autonomia, e su questo siamo pronti alla discussione. Zaia formula la proposta di autonomia sulla base di un articolo della Costituzione, il 116, che è già stato modificato dal Parlamento e in autunno sarà sottoposto a referendum nazionale, perciò i due referendum sono incompatibili. Zaia vuole davvero l'autonomia? Allora si ragioni da adesso sulla nuova Costituzione, quella con il Senato delle Regioni e su quella si apra il confronto con il Governo.

Se Zaia vuole realmente aprire un confronto con il governo per fare guadagnare al Veneto e ai veneti autonomia ed efficienza deve però evitare di "dare i numeri". La parte più debole della proposta Zaia è proprio quella fiscale. Il residuo fiscale era di 10 miliardi di euro fino a due anni fa, poi è diventato di 15 e adesso è addirittura di 20 miliardi! Lo studio fatto dalla regione Lombardia (2014) scrive che il residuo fiscale del Veneto è 11,3 miliardi, e il rapporto tra il “dare” e “avere” si attesta a 82%. Ogni cento euro di tasse, ne tornano 82. La parte più debole della proposta Zaia è proprio quella fiscale.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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