Autonomia del Veneto, ieri 7 dicembre un tavolo tecnico sulla sanità a Roma
Venerdi 8 Dicembre 2017 alle 12:04 | 0 commenti
Si è svolto ieri 7 dicembre, al Ministero degli Affari Regionali, a Roma, l'incontro tecnico sui temi della sanità , come previsto nell'ambito del negoziato avviato dalla Regione Veneto con il Governo volto a ottenere maggiori forme di autonomia sulla base di quanto sancito dal progetto di legge statale n. 43 approvato dal Consiglio regionale, recante "Iniziativa regionale contenente, ai sensi dell'art.2, comma 2, della legge regionale 19 giugno 2014, nr. 15, percorsi e contenuti per il riconoscimento di ulteriori e specifiche forme di autonomia per la Regione Veneto, in attuazione dell'art. 116, terzo comma, della Costituzione".
L'incontro si è tenuto alla presenza dei tecnici del Ministero della Salute e del Ministero Affari regionali e dei tecnici della Regione Veneto e della Regione Emilia Romagna. Non era presente la Regione Lombardia.
Su invito del Sottosegretario, Gianclaudio Bressa, sono stati introdotti i temi in materia sanitaria di specifico interesse per le due Regioni presenti.
In particolare, il direttore della sanità regionale Domenico Mantoan per la Regione Veneto ha espresso le proprie prime richieste di maggiore autonomia articolandole nei seguenti punti:
1) eliminazione/attenuazione dei vincoli di spesa specifici in presenza di un equilibrio economico complessivo;
2) formazione dei professionisti sanitari, con particolare riferimento alle specializzazioni mediche;
3) remunerazione, valorizzazione, incentivazione dei professionisti sanitari, con la possibilità di attivare contratti regionali di lavoro, come secondo livello di contrattazione collettiva;
4) status dei professionisti sanitari, con riferimento anche alla disciplina della libera professione;
5) sistema di governance delle aziende ed enti sanitari;
6) possibilità di superamento dei ticket nazionali.
Su questi temi, che andranno sviluppati in un documento formale da sottoporre al Ministero, il Governo ha chiesto di evidenziare le motivazioni, legate anche alla virtuosità della Regione, ai suoi livelli di efficienza, alle capacità dimostrate di gestire il sistema sanitario regionale, che sottostanno alla richiesta di forme particolari di autonomia.
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