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Auto nei parcheggi e le strade libere per il trasporto. Il park sotterraneo non infrange convenzione ex Gil

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 25 Maggio 2010 alle 19:47 | 0 commenti

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Riceviamo da Stefano Soprana (Vicenza Capoluogo) e pubblichiamo

Risposta park ex Gil e 'patto per la mobilità'

Vorrei esprimere alcune riflessioni su un tema spinoso come la mobilità che tutti disapprovano ma per la quale nessuno accetta di cambiare le proprie abitudini.

Domenica 23 maggio su Il Giornale di Vicenza vi era un articolo sulla questione park Ex Gil che riportava il giudizio di una minoranza dell'attuale consiglio comunale che necessita anche di una visione diversa al fine di fornire ai cittadini altre informazioni per maturare il proprio pensiero amministrativo-politico.

Le scelte amministrative- politiche sulla questione parcheggi si inseriscono nel grande tema della mobilità e delineano anche l' idea di città che si vuole tendere a creare.

Affermare, come dicono una parte dei consiglieri PDL, che il park Canova è alternativo al park Ex Gil è FALSO perchè per la sua realizzazione ( 4 piani interrati) si sarà obbligati a non fornire per diversi anni i servizi di sosta sia ai residenti che ai servizi dell'area; inoltre significa condannare per sempre la piazza Matteotti a rimanere un parcheggio perdendo la sua vocazione turistica e abbandonare per sempre alla marginalità tutto il quartiere Barche compresa via Busa S.Michele, uno splendido quartiere tra i più antichi dove coraggiosi imprenditori hanno delle significative attività. E' invece la realizzazione del park Ex Gil il vero strumento per poi implementare anche il park Canove, senza arrecare all'area troppi traumi; è la sua realizzazione che permetterà inoltre di dare alla piazza Matteotti la sua completa vocazione al turismo; Vicenza necessita di una chiara svolta verso il turismo perchè sarà l'unica attività che potrà fornire nuovi posti di lavoro. La posizione del park Ex Gil baricentrico tra piazza Matteotti e quartiere Barche esprime la certa volontà di fornire a tutta l'area quelle strutture fondamentali per uno sviluppo sostenibile in questa delicata città patrimonio dell'UNESCO.
Le aree immaginate nel PAT, Ex Gil e Campo Marzio lato Eretenio, sono la risposta che questa amministrazione ha dato ai due parcheggi Ex Macello ed ex Teatro Eretenio che la passata amministrazione aveva delineato. Sono due grandi strutture alternative che sapranno fornire gli spazi necessari a realizzare quella politica della mobilità alla quale questa amministrazione vuole tendere. Dopo la costruzione di tale opere si potrà ospitare sia le auto dei residenti sia quelle di coloro che scelgono questo tipo di sosta (NB: con una politica tariffaria che privilegi i parcheggi scambiatori, quindi in questi parcheggi più prossimi al centro le tariffe saranno le più alte). Tutto questo per poter eliminare le auto in sosta lungo il centro storico e implementare vie preferenziali per il trasporto pubblico ( con adeguati mezzi adatti ad attraversare un centro storico), vie ciclabili e ampie vie pedonali. Con queste strutture si mostrano le differenti visioni di città: la passata amministrazione che ipotizzava l'implementazione di due parcheggi meccanici ma che lasciava l'attuale attraversamento delle piccole vie del centro storico e chi come noi pensa di modificare il suo attraversamento liberando sia piazza Matteotti dalle corriere turistiche e dalle auto sia contemporaneamente l'attraversamento di via Barche: l'unica uscita oggi percorribile. Dopo la realizzazione del park Ex Gil non si attraverserà più nè la piazza nè via Barche liberandole da un inutile traffico di attraversamento, ed inoltre avremo a disposizione l'ex Macello per ristrutturarlo con finalità turistiche completando così l'offerta qualificata di tutta piazza Matteotti.
Un'altra falsità è l'affermazione della colata di cemento come se sopra agli attuali campi si costruisse: per realizzare il park si userà il sottosuolo! Pertanto l'uso del sottosuolo non modifica la destinazione d'uso concessa sia al comune sia all'università, anzi con questa struttura entrambi gli enti qualificano le loro finalità. Quindi con la Regione si possono concordare le modalità per concedere la creazione dell'opera, e tutte le forze politiche possono, nei loro ambiti, contribuire alla realizzazione.
Questa amministrazione non vuole sopprimere questo spazio sportivo (sarebbe una contraddizione per un centro-sinistra ) ma solamente spostarlo e una volta finita l'opera implementare in superficie nuovamente un'area verde da destinare allo sport o ad attività che l'opera universitaria deciderà di svolgere. Per capire perchè si chiede questo sacrificio ( lo spostamento che dovrà precedere l'inizio lavori) basti sapere che l'asse portante finanziario della società del tennis è favorita da quel parcheggio che è stato sottratto ad un campo sportivo con piastra di cemento ( ci giocavo a basket con la mia classe alle medie ) e dall'occupazione impropria anche dell'area verde attigua. Senza parcheggio questa parte sportiva sparirebbe. Pertanto è sacrosanto difendere ed implementare un nuovo e moderno spazio sportivo per il tennis e non solo, con facile accessibilità e fornito dei più moderni servizi, ma è altrettanto necessario fornire alla città quelle strutture che permettano di implementare una nuova politica della mobilità: le auto nei parcheggi e le strade libere per il trasporto pubblico, ciclabile e pedonale.
Sicuro che le parole scritte sono sempre insufficienti per capirsi rimango a disposizione per incontrare piccoli gruppi contattandomi: [email protected]
NB. Ho rivolto più volte l'invito alle minoranze per far conoscere " un patto per la Mobilità tra residenti - lavoratori - servizi ", rimango ancora in attesa di un loro riscontro .

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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