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Aumento dazi Norvegia sui prodotti agricoli vicentini, Bizzotto: l'UE reagisca

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 4 Luglio 2013 alle 14:48 | 0 commenti

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On. Mara Bizzotto parlamentare Europeo Lega Nord - “L'Europa reagisca all'aumento dei dazi che la Norvegia applica sui nostri prodotti agricoli, in particolare sui formaggi italiani e veneti come l'Asiago e il Montasio, ripagando Oslo con la stessa moneta. E’ arrivato il momento di utilizzare le stesse misure protezionistiche nei confronti di tutti quei Paesi extra-UE che minacciano il mercato unico e le nostre eccellenze agroalimentari”.

Così l'europarlamentare leghista Mara Bizzotto, responsabile federale del dipartimento Europa della Lega Nord, commenta l'approvazione della risoluzione con la quale il Parlamento UE ha chiesto a Bruxelles di intervenire contro le misure protezionistiche applicate dal Paese scandinavo.

“Secondo i dati in possesso dell'ambasciata italiana in Norvegia - spiega l'eurodeputata Bizzotto - l'aumento dei dazi sui formaggi deciso dalle autorità norvegesi nell'ottobre 2012 ed entrato in vigore da gennaio 2013, ha influito soprattutto su due eccellenze agroalimentari del Nordest:  l’Asiago veneto e il Montasio friulano, entrambi tutelati a livello comunitario con la Denominazione di Origine Protetta, che hanno subito un innalzamento del prezzo di importazione pari al 277%. Una misura sconsiderata ed ingiusta che ha limitato pesantemente le nostre esportazioni in Norvegia, creando seri danni economici ai nostri produttori”.

“Dopo la Cina, che vuole imporre nuovi dazi sui nostri vini, adesso è il turno della Norvegia che ha deciso di triplicare il prezzo d’importazione dei formaggi, ma anche della carne d’agnello e di manzo – continua la Bizzotto – L’Unione Europea sembra ormai un pugile suonato che subisce passivamente queste politiche commerciali protezionistiche che hanno il solo scopo di indebolire il mercato unico europeo e, soprattutto, di colpire il nostro settore agroalimentare”.

“Ormai siamo in guerra, una guerra commerciale su più fronti e senza esclusione di colpi – conclude l’europarlamentare Bizzotto – L’Europa la smetta di balbettare inutili slogan e reagisca al più presto: la parola dazi non è un tabù, ma una pratica commerciale assodata che dobbiamo imparare ad utilizzare anche noi per tutelare i nostri prodotti tipici, il nostro mercato e le nostre imprese”.

Leggi tutti gli articoli su: Lega Nord, Unione Europea, Mara Bizzotto

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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