Quotidiano |

Aumenta il fatturato estero delle imprese del Nordest

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 18 Ottobre 2013 alle 16:35 | 0 commenti

ArticleImage

Fondazione CUOA - Tra il 2010 e il 2012 il fatturato estero delle imprese manifatturiere del Nordest è aumentato ad un tasso medio di crescita del 5%. Lo rivela la ricerca Becoming International, condotta da Fondazione CUOA in collaborazione con Studio Legale Tonucci & Partners e Bonucchi e Associati S.r.l, e presentata oggi, venerdì 18 ottobre 2013, al CUOA.

La presentazione è stata a cura di Diego Campagnolo, Direttore scientifico International Training Map della Fondazione CUOA e Ricercatore di Organizzazione Aziendale presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università degli Studi di Padova.

La ricerca, relativa al periodo 2010-2012, ha coinvolto un gruppo di aziende estratte da un campione di 4.000 imprese manifatturiere del Triveneto che al 31 dicembre 2011 avevano un fatturato pari ad almeno 5 milioni di euro. Lo studio ha indagato in profondità le scelte di internazionalizzazione delle imprese, le strategie, le strutture organizzative adottate, le ragioni e gli aspetti critici, le aree geografiche di espansione.

Il dato sul fatturato estero segnala che nel 2012 le imprese del campione hanno esportato in media oltre il 55% del fatturato, mentre questo valore non raggiungeva il 50% nel 2010, segnando un tasso medio di crescita del 5%. Va osservato, tuttavia, che questo incremento sconta il fatto che un terzo delle imprese del campione ha ridotto o mantenuto stabile la quota di export.

Il 68,5% delle imprese esporta i propri prodotti, mentre il 28% dichiara di avere anche accordi di collaborazione e il 23% di aver fatto ricorso a investimenti diretti tramite greenfield o acquisizioni. L’export si conferma quindi la strategia di internazionalizzazione maggiormente adottata dalle imprese intervistate rispetto ad accordi con imprese estere o investimenti diretti esteri. Quando ciò si verifica, le aziende ricorrono a strategie local-for-local per la ricerca contemporanea di asset e mercati di sbocco.

Tra le difficoltà più rilevanti individuate dalle imprese, emergono la distanza geografica, la comprensione della normativa e le differenze linguistiche, in particolare per quasi l’80% che si espandono in Medio Oriente e nel Sud-Est asiatico. Solo il 27% dichiara di ricorrere a parti terze per lo sviluppo internazionale, di cui il 47% si affida a studi legali e il 56% ad altri consulenti (commercialisti, fiscalisti). 

Rispetto ad altre ricerche sul tema, l’indagine del CUOA ha intrapreso una metodologia innovativa. Becoming International ha, infatti, spostato il focus della ricerca dall’output del processo di internazionalizzazione (i mercati di destinazione, le modalità di entrata, i dati macro-economici sulle esportazioni) al processo stesso. Il lavoro ha consentito di analizzare il modello di business delle imprese in una logica dinamica e di estrarre alcune best practices.

«Intraprendere un percorso di internazionalizzazione è in primo luogo una scelta strategica che va adeguatamente ponderata sotto il profilo delle ragioni, dei tempi, della scelta dei mercati e delle modalità d’ingresso», sottolinea Diego Campagnolo. «Avere chiaro quali sono gli elementi di diversità tra un paese e l’altro e come verosimilmente impatteranno sul business è il primo elemento che richiede un’attenta analisi. Inoltre, quando si affronta un mercato estero, adattare il modello di business può essere molto più importante che adattare semplicemente il prodotto. Questo è vero soprattutto per i mercati emergenti, Cina in primis, dove le peculiarità del contesto istituzionale e culturale non vanno sottovalutate».

Dopo la presentazione dei risultati si è svolta una tavola rotonda moderata da Sandro Mangiaterra, scrittore e giornalista del Corriere del Veneto, a cui hanno partecipato imprenditori e manager delle aziende intervistate:

-       Luisa Barbieri, Presidente e Amministratore Delegato Agrex S.p.A.

-       Roberto Pavin, Consigliere Delegato Sirmax S.p.A.

-       Loris Pedon, Direttore Generale PEDON S.p.A.

-       Carlo Scarpa, Partner Studio Legale Tonucci & Partners.

I risultati della ricerca sono disponibili sul sito www.cuoaesploratorio.it, nella sezione “Becoming International” - Ricerca


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network