Audizione Iorio, i commenti. Zaltron: resto preoccupata per piccoli azionisti. Dovigo: cittadini meritano giustizia. Cattaneo: via il CdA
Martedi 13 Ottobre 2015 alle 20:29 | 0 commenti
Dopo l'audizione in Giunta del direttore generale di Banca Popolare di Vicenza Francesco Iorio, che abbiamo raccontato ieri, arrivano altri commenti da parte di capigruppo in Consiglio Comunale. "Iorio non ha nascosto la situazione critica del momento. Sono necessarie scelte forti, anche perché è la Bce a chiederle", dice la capogruppo del M5S Liliana Zaltron.
"Resto comunque preoccupata per i piccoli azionisti. Le azioni sono già scese da 62,5 a 48 euro, e sono destinate a scendere ancora molto. Il problema c'è, ed è molto grave".
Di fronte a sindaco, assessori e consiglieri, il Dg della banca si è detto sicuro di poter tirare fuori l'istituto dalle secche in cui si trova, promettendo che le azioni, se pur destinate ad essere sensibilmente svalutate, non potranno che risalire. "Ma i tempi saranno lunghi. Certo, magari si porterà a termine la ricapitalizzazione, ma quelle persone che hanno comprato azioni, si troveranno comunque con un valore molto basso" aggiunge Zaltron. "Inoltre non dobbiamo sottovalutare che si stanno preparando class action e azioni legali da parte di coloro che hanno visto svanire gran parte del capitale investito. Anche questo non può che generare preoccupazione".
Valentina Dovigo, capogruppo della lista omonima, si associa a chi ha parlato di chiarezza, trasparenza e competenza manifestate da Iorio, e si dice favorevole all'annunciato ritorno alla vocazione di "banca normale". "Iorio si è assunto un ruolo che è molto delicato, ha una sua linea in cui sembra credere fortemente. Sul passato Iorio si è posto come nuovo, ma per i cittadini rimane l'esigenza di giustizia, di capire chi ha la responsabilità dell'attuale situazione. Probabilmente se ne occuperà la magistratura, ci dev'essere però una riflessione anche a livello di istituzioni su come evitare che tutto questo si ripeta".
Anche Roberto Cattaneo, presidente del gruppo di Forza Italia, pone l'accento sulle responsabilità del passato: "L'attuale Cda e l'alta dirigenza hanno peccato di distrazione e di scarsa attenzione. In circostanze come questa, che ha causato, e ancora causerà , enormi problemi, economici e sociali, a molte diecine di migliaia di piccoli azionisti ignari e fiduciosi in una storia della banca gloriosa, non è pensabile, ne auspicabile, che gli errori, comunque commessi, siano ignorati". Per Cattaneo servirebbe "un rapidissimo "passare la mano" da parte di tutti i componenti il Consiglio, senza voler colpevolizzare nessuno, e affidare il compito di affiancare il Consigliere Delegato da un consiglio pro tempore che, in attesa del passaggio in Borsa, sia in grado di rasserenare i soci. Per molti di questi sarebbe assai difficile affidare i propri risparmi all'attuale CdA".
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