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Attrezzi e segreti della forgia, da sabato in mostra a ViArt storia e scultura

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 14 Marzo 2012 alle 20:38 | non commentabile

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Confartigianato Vicenza - "Oltre il museo, artigiani di ieri e di oggi" è un progetto che vede la collaborazione tra ViArt, il centro espositivo dell'Artigianato Artistico Vicentino, e la Rete Museale Alto Vicentino per illustrare quel "saper fare" non solo documentato e custodito dentro i musei, ma anche rappresentato da quelle "arti" ancora sapientemente esercitate, forti di una consolidata tradizione storica e radicata sul territorio.

A tale scopo, ViArt ha è tracciato un calendario di appuntamenti che permetta di conoscere quanto testimoniato nel passato e ancora vivo nel presente. Il primo di questi eventi è dedicato agli "Attrezzi e segreti della forgia", che indaga sul mondo della lavorazione del ferro, sulla diffusione di quest'arte, i suoi utilizzi, e per constatare come tale tradizione sia ancora viva e consenta anche risultati di interesse e valore artistico. La rassegna sarà presentata sabato 17 marzo alle 16.30 nella sede di ViArt in Contrà del Monte a Vicenza.
Nel progetto dedicato alla forgiatura del ferro è stato coinvolto in particolare il Museo degli antichi mestieri di Valli del Pasubio, che ha sede il Teatro San Sebastiano , e che in questa occasione una rassegna di oggetti utilizzati, fino a qualche decennio fa, dal "fabbro del paese" (www.prolocovallidelpasubio.it).
Accanto alla documentazione storica prodotta dal Museo di Valli, ViArt ospita per l'occasione le opere di due scultori contemporanei, Mario Converio e Vittorio Tessaro.
Artista della forgia, Mario Converio è conosciuto in tutto il mondo per le sue sculture in ferro battuto. La sua forgiatura non è semplice, richiede una buona percezione della forma, un'affinata manualità e possente forza fisica. Converio, grazie a un sapiente uso combinato di acidi e vernici, riesce a "fissare" sulla stessa lamina metallica i toni di grigio, la Terra di Siena bruciata, l'ocra gialla, i verdi, il cinabro, lo smeraldo e l'ossido di cromo. L'artista ha ricevuto moltissimi riconoscimenti anche a livello internazionale, aggiudicandosi più volte il titolo di Campione del Mondo del Ferro Battuto e di Sculture di Ghiaccio, altra sua grande passione. Le sue opere resteranno in esposizione a ViArt fino al 1 aprile.
Anche Vittorio Tessaro riesce a far emergere dalla materia statica forza ed energia, dando ai suoi soggetti la percezione fisica del movimento e coinvolgendo lo spettatore nel pathos emozionale. I temi fondamentali del suo fare plastico sono nudi e animali. Tra i pezzi di prim'ordine, bronzi e bronzetti caricati al massimo di dinamismo, carichi di energia gestuale, di forza primaria: si riconoscono il fremito delle dita, i rapidi colpi di stecca, un aggredire "consapevole" la materia. Il coraggio di misurarsi con le grandi sculture del passato a Tessaro non manca: lo studio delle tecniche e la conoscenza degli strumenti gli ha permesso una lunga ricerca stilistca e in continua evoluzione. Le sue opere rimarranno a ViArt fino al 17 luglio.
In rassegna, infine, anche due pubblicazioni a cura di Rizzo Editore: "I segreti della Forgia" (2008) e "Damascus" (2010). Il primo volume illustra con foto e dettagliate descrizioni tutti i passaggi che portano un pezzo di ferro grezzo allo stadio di manufatto finito: dai principi basilari dell'arte fabbrile (lance, torciglioni, volute) sino alla creazione di vere e proprie opere scultoree. "Damascus" invece, libro nato grazie alla fruibilità del patrimonio dell'Associazione Culturale Coltellinai Forgiatori Bergamaschi, è un libro-manuale che sviscera, con linguaggio semplice e oltre 350 foto a colori, tutti i procedimenti necessari ad ottenere i più svariati tipi di damasco.
ViArt è aperto al pubblico il martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 10 alle 12:30 e dalle 15 alle 19; il mercoledì e venerdì dalle 15 alle 19. L'ingresso è libero.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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