Quotidiano | Categorie: Ambiente, Fatti

Pfas, attivisti bloccano l'accesso alla Miteni di Trissino

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 31 Ottobre 2017 alle 09:24 | 0 commenti

Per la difesa della salute e dell'acqua inquinata dai PFAS tornano in azione le Climate Defese Units, che lo comunicano nella nota che pubblichiamo a firma Vicenza si solleva. Questa mattina (31 ottobre), si legge nella nota, gli attivisti hanno bloccato con i loro corpi l'entrata della Miteni di Trissino, l'azienda responsabile dell'inquinamento delle acque dalle sostanze perfluoroalchiliche. Seduti per terra, davanti ai cancelli della fabbrica, gli "angry animals" stanno impedendo l'ingresso delle persone e dei mezzi per rivendicare l'immediato sequestro dell'impianto di produzione di morte (qui la photo gallery).

"La Miteni ha provocato nei decenni migliaia di morti e di ammalati - scrive la nota (desumendo i dati da documenti ad oggi  a noi non noti, ndr) - inquinando una falda acquifera che fornisce le risorse idriche a 350 mila persone, avvelenando l'acqua dei rubinetti ma anche la produzione agricola e di conseguenza il cibo che quotidianamente ci mangiamo a tavola. Si tratta di un vero e proprio biocidio.

Con l'azione di questa mattina si chiede di sequestrare immediatamente la Miteni ma non solo. E' necessario che la fabbrica paghi la completa bonifica dei terreni e l'approvvigionamento dell'acqua sicura. Non è accettabile che i cittadini stessi che per decenni hanno subito i danni della produzione dei Pfas ora debbano pure pagare la bonifica. Non possiamo permettere che la multinazionale scappi senza pagare il conto. Inoltre come terzo punto chiediamo che tutti i lavoratori della Miteni vengano salvaguardati e ricollocati nel processo di bonifica dell'impianto. Tutti i costi vanno scaricati sui responsabili! Tra questi, oltre alla Miteni, certamente quelli della Regione Veneto che ha taciuto per anni su una questione così grave, nonostante fin dal 2013 fosse stata avvertita dallo stesso Ministero della Salute. Oggi costoro, sotto la pressione del forte movimento contro i Pfas e l'avvelenamento delle acque in Veneto e per puri scopi propagandistici ed elettorali, sbandierano come un grande risultato il fatto di aver messo dei filtri ed aver azzerato il livello delle sostanze perfluoroarchiliche. Non cadiamo nelle trappole e nelle mistificazioni. Alcuni anni fa erano già stati messi dei filtri rivelatisi inefficaci, secondo informazioni fornite dalla stessa Commissione ecomafie. Non crediamo ai colpi di bacchetta magica, dopo un colpevole silenzio che ha causato la morte di 1250 persone in trent'anni per patologie legate ai Pfas e tante altre che hanno valori altissimi nel sangue e che sono a rischio di potenziali malattie per il futuro, compresi i bambini. Inoltre rimane il problema della catena alimentare e delle analisi del sangue di tutti i cittadini delle zone inquinate,in quanto la sostanza si accumula nel tempo e non viene metabolizzata dagli organismi umani. La nostra lotta è su due fronti; contro la multinazionale Miteni e contro la Regione Veneto".

Climate Defense Unit

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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