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Ater Vicenza, al via il piano di vendita per gli alloggi sfitti

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 24 Febbraio 2012 alle 13:53 | 0 commenti

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Ater Vicenza - L'Ater di Vicenza mette in vendita i suoi alloggi sfitti. Venticinque unità immobiliari, oltre a 5 appartamenti di nuova costruzione a Camisano Vicentino, per un valore di vendita di oltre 2 milioni di euro, offerti con un sistema di pagamento agevolato che va incontro alle esigenze di chi non può accedere al credito bancario.

La vendita degli appartamenti sfitti sarà gestita secondo il meccanismo della trattativa privata e non prevede l'accensione di un mutuo. Le unità immobiliari, di varia metratura (da 43 a 105 mq), sono offerte a un valore che spazia da 42 mila euro a 91 mila euro. Il metodo di vendita agevolato riguarderà anche 5 alloggi di nuova costruzione in un complesso immobiliare a Camisano Vicentino, nel quale si collocano anche 10 unità adibite a ufficio e una a negozio, escluse, queste ultime, dalla vendita rateale. "Le linee guida di questo Consiglio di Amministrazione - spiega Valentino Scomazzon, presidente dell'Ater di Vicenza - puntano a una drastica riduzione dei costi di manutenzione attraverso la vendita degli alloggi più vecchi e a un miglioramento, attraverso progetti di nuova costruzione, del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Il piano di vendita del patrimonio sfitto, inoltre, ha anche degli importanti risvolti sociali in quanto ci permette di offrire una soluzione concreta all'emergenza abitativa della nostra provincia, proponendo per l'acquisto della casa una via alternativa al mutuo, inaccessibile di questi tempi soprattutto per le fasce sociali più deboli".
I vantaggi che l'Ater di Vicenza intende perseguire con il piano di vendita sono:
Ridurre i costi di manutenzione e gestione di un patrimonio immobiliare non più strategico
Favorire l'acquisto della casa per quanti non possono accedere al credito bancario
Finanziare, con il ricavato della vendita degli alloggi sfitti, interventi di nuova costruzione per soddisfare le richieste di alloggio sociale delle famiglie che sono collocate in graduatoria
Garantire lavoro alle imprese del settore, gran parte delle quali del territorio, dando una boccata di ossigeno all'edilizia locale
Andare incontro alle richieste di edilizia sociale delle Amministrazioni comunali.
Rinnovare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica secondo gli indirizzi costruttivi più innovativi, con più attenzione al risparmio energetico e alla qualità dell'abitare.
Gli alloggi sono dislocati su tutto il territorio della provincia: 7 si trovano nel capoluogo, 5 a Bassano, 3 a Valdagno e 2 a Schio. Maggiori dettagli, fotografie e le descrizioni complete sono consultabili sul sito atervicenza.it.
Il Sistema di pagamento proposto dall'Ater di Vicenza:
La compravendita prevede un pagamento rateale a tasso fisso. Si tratta di una formula decisamente vantaggiosa che può essere utilizzata solo per l'acquisto di un alloggio con destinazione abitativa. Consiste nella possibilità di pagare il prezzo in rate mensili a un tasso fisso del 5,5% che rimarrà invariato per tutta la durata della tempistica concordata.
Il pagamento può essere dilazionato in 10, 15, 20 o 25 anni. È previsto il versamento di un acconto pari almeno al 20% del prezzo di vendita, dal quale verrà dedotta la caparra confirmatoria di 5 mila euro che verrà richiesta all'acquirente in sede di accettazione dell'offerta. Verrà iscritta ipoteca legale a favore dell'Ater. L'acquirente potrà in ogni momento provvedere al pagamento in un'unica soluzione della quota capitale non ancora corrisposta e richiedere l'atto di quietanza. Gli interessi non sono detraibili proprio perché non si tratta di un mutuo. La scadenza per accedere a questa forma agevolata di pagamento è il 30 giugno 2012.

Leggi tutti gli articoli su: Ater Vicenza, Valentino Scomazzon

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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