Ater di Vicenza, Scomazzon: facciamo assistenza allo Stato anziché ai cittadini
Mercoledi 26 Giugno 2013 alle 12:08 | 0 commenti
Ater Vicenza - Il Consiglio di amministrazione dell’Ater di Vicenza ha approvato il bilancio consuntivo relativo all’anno 2012 con un utile di gestione di circa 1 milione e 350 mila euro. Il dato positivo è stato frutto non tanto dalla gestione ordinaria ma dalle plusvalenze sulla cessione degli alloggi non più strategici, pari a circa 2 milioni e 280 mila euro al netto delle imposte.
A gravare, infatti, una pesante carico fiscale che ammonta tra imposte dirette e indirette a 2 milioni e 700 mila euro, dei quali 800 mila euro di Imu e poco meno di 300 mila euro di Irap sui finanziamenti di esercizio. Alla luce di questi numeri, il presidente dell’Ater di Vicenza, Valentino Scomazzon, torna a chiedere più attenzione verso il bene primario della casa.
«Le Ater – commenta amaro il presidente Valentino Scomazzon – sono sempre più enti di assistenza per lo Stato anziché per i cittadini. Paghiamo una cifra più alta per le tasse che non per gli investimenti nella manutenzione dei nostri alloggi. Insieme al Sunia, il sindacato degli inquilini, intendiamo sostenere proposte che limitino la pressione fiscale per ricavare maggiori investimenti in alloggi sociali, visto il crescente aumento, complice la crisi, del fabbisogno abitativo».
«L’auspicio – continua il presidente Scomazzon – è che venga prorogato il Decreto Legge che ha previsto, in attesa della riforma complessiva della tassazione immobiliare, la temporanea sospensione dell’acconto di giugno per gli alloggi di Erp».
Di estrema attualità anche la modifica alla Legge istitutiva delle Ater la cui entrata in vigore, prevista per il 2015, comporterà un profondo riassetto della “governanceâ€. «In un’ottica di spending review concordo con gli indirizzi generali tesi alla riduzione delle spese della macchina pubblica e al taglio dei costi della politica. Mi auguro solo che a farne le spese non siano mai i servizi di vitale importanza per i cittadini», aggiunge Scomazzon.
Per fronteggiare il grave periodo di difficoltà economica, che si riflette in un decremento dell’attività costruttiva, e per rispondere alle sempre più stringenti disposizioni regionali, il Consiglio di Amministrazione ha adottato in questo ultimo anno provvedimenti volti a incentivare la vendita del patrimonio non strategico e a diminuire drasticamente le spese di rappresentanza e pubblicità , oltre a riorganizzare le risorse umane, alla luce del divieto regionale di non procedere a nuove assunzioni.
Nel corso del 2012 sono stati ceduti 49 alloggi per un introito di 3 milioni e 250 mila euro grazie anche al successo della formula della vendita con pagamento rateale, senza dover ricorrere a mutuo bancario.
«Il risultato dell’utile – sottolinea ancora il presidente Scomazzon – è comunque degno di nota in considerazione del fatto che il convincimento dell’Amministrazione è che l’Azienda debba mirare all’utilizzo di tutte le risorse finanziarie per soddisfare la crescente richiesta di fabbisogno abitativo e di mantenimento del patrimonio immobiliare aziendale».
Il 20% del monte canoni lordo, che ammonta a 6 milioni di euro, proveniente da 4.200 alloggi di proprietà , dai locali a uso non abitativo e dalle strutture per anziani viene utilizzato in attività di manutenzione.
Sono proseguite serrate, infine, le verifiche delle posizioni reddituali. Grazie all’attività di contrasto e di prevenzione, realizzata con l’aiuto della Guardia di Finanza attraverso uno specifico protocollo, nel 2012 non sono state evidenziate, diversamente dal precedente esercizio, significative anomalie nelle dichiarazioni presentate. La grave crisi economica in atto ha però determinato per la prima volta dopo diversi anni un aumento del tasso di morosità (al 6%). Nel 2012 sono stati comunque recuperati quasi 145 mila euro per morosità nei canoni.Accedi per inserire un commento
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