Assunzione tre dirigenti comunali, M5S: Variati pensa alla casta e non ai cittadini
Mercoledi 21 Agosto 2013 alle 16:05 | 0 commenti
Pubblichiamo l’interrogazione dei consiglieri comunali del M5S, Liliana Zaltron e Daniele Ferrarin, che ha per oggetto la  diffida e messa in mora della delibera di Giunta 142/2013 “Fabbisogno di personale dirigenziale 2013-2015â€, inerente alla dotazione organica di nuovi dirigenti del Comune di Vicenza.
In riscontro alla nota PGN 61475 del 19 agosto 2013 a firma del Sindaco Achille Variati e del Segretario Generale Antonio Caporrino, si presentano le seguenti osservazioni:
·         Il comma 3 dell’art 37 dell’attuale Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi del Comune di Vicenza prevede che: “La definizione della dotazione organica risponde a criteri di efficienza, efficacia ed economicità e viene determinata in relazione alla programmazione triennale delle attività dell’Ente e della conseguente proiezione del fabbisogno di personale.
·         Il comma 4 dell’art 37 dell’attuale Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi del Comune di Vicenza prevede che: “La dotazione organica viene sottoposta a periodica verifica da parte della Giunta comunale con le modalità e nei termini stabiliti dalla legge. L’eventuale revisione della stessa deve avvenire nel rispetto delle norme economico – finanziarie che disciplinano la spesa del comune e in conformità a quanto previsto dal piano triennale del fabbisognoâ€.
·         La delibera di Giunta n. 142/2013 sul “Fabbisogno di personale dirigenziale triennio 2013-2015â€Â testualmente riporta “Considerato che l’ente in ragione del mutato quadro normativo si trova nella necessità di rideterminare la dotazione organica del personale dirigenziale, scendendo dagli attuali complessivi n.22 posti a n. 18, ivi compresi quelli ricopribili da tre dirigenti a tempo determinatoâ€
Orbene, visti i regolamenti e le norme sopra citate, quand’anche fosse legittima l’interpretazione fornita dal Sindaco e dal Segretario generale in merito al numero complessivo dei posti in dotazione organica della qualifica dirigenziale a tempo indeterminato sui quali applicare la percentuale del 13%, essendo l’approvazione della dotazione organica un atto prodromico al via libera a nuove assunzioni, il calcolo andava fatto sulla nuova dotazione organica ridotta e rideterminata proprio dalla delibera di Giunta 142/2013, ossia sui 18 posti attualmente previsti. Pertanto il 13% di 18 è pari a 2,34 che, arrotondato per difetto come prescrive la legge, equivale a n. 2 dirigenti a tempo determinato e non invece 3 come di fatto è avvenuto. Tre dirigenti a tempo determinato su una dotazione organica complessiva di 18 dirigenti corrisponde ad una percentuale del 16,67%, e non del 13% come prescrive la legge.
Al riguardo si aggiunga che l’articolo 11 del decreto legge n. 4 del 2006 è intervenuto a modificare l’articolo 6 del decreto legislativo 165/2001, inserendo un periodo al comma 1. La novella prevede che le pubbliche amministrazioni, nell’individuare le dotazioni organiche, non possono determinare situazioni di soprannumerarietà di personale, anche temporanea, sia per quanto concerne le aree funzionali che le posizioni dirigenziali. In questi ultimi anni il legislatore è intervenuto ad imporre un taglio delle dotazioni organiche quale contromisura ai comportamenti non efficienti e al fine di adeguarli alle reali esigenze ed agli attuali compiti delle amministrazioni.
L’intento del legislatore risulta, infatti, quello di imporre una chiarezza effettiva sulle reali dotazioni organiche, impedendo, da un lato, situazioni di incertezza per i dipendenti coinvolti, e, dall’altro, costringendo le amministrazioni a definire precisamente la consistenza delle risorse umane necessarie con le quali fare fronte ai compiti dell’ente pubblico.
La riduzione della dotazione organica dirigenziale, tra l’altro, è funzionale anche alla riduzione del Fondo salario accessorio della dirigenza ai sensi dell’articolo 9 comma 2-bis della Legge 122/2010 di conversione del DL 78/2010 che stabilisce:"A decorrere dal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2013 l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non può superare il corrispondente importo dell'anno 2010 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio."
Va anche sottolineata la totale assenza di una piano occupazionale complessivo per l’anno 2013 neppure citato dalla delibera in questione e negli atti amministrativi conseguenti.
Si ribadisce pertanto la richiesta di annullamento della delibera 142/2013 in quanto vìola palesemente i dettami dell’art 19 comma 6 quater del Dlgs 165/2001 e la diffida già presentata a riguardo in data 5 agosto 2013 Pgn.58894.
Si chiede, altresì, di trasmettere la cifra complessiva del Fondo salario accessorio della dirigenza degli anni 2010,2011,2012 e 2013.
Tali argomentazioni meramente tecniche, vanno oltre la critica che politicamente facciamo nel merito di tale scelta: l’amministrazione comunale di Vicenza e il Sindaco Variati, scelgono di investire ancora una volta notevoli risorse in assunzioni dirigenziali, mentre passa assolutamente sotto silenzio la scelta di tagliare i servizi a tutela dei disabili e delle loro famiglie, approvata dalla recente conferenza dei sindaci.
Ancora una volta denunciamo la lontananza della “casta†politica dalle reali esigenze dei cittadini.
Distinti saluti.-
Daniele Ferrarin – Zaltron Liliana
Movimento 5 Stelle Vicenza
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