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Assunto a cottimo ordina a casa la posta e poi la consegna come può. Ma Hibripost la "certifica"

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 6 Aprile 2014 alle 15:08 | 0 commenti

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Da VicenzaPiù n. 269 in distribuzione - Abbiamo raccolto tante informazioni dopo aver visto alcune buste consegnate da Hibripost, per conto di Aim ai tempi dei disservizi per i bollettini Tares e già prima per Acque Vicentine, in un modo a dir poco approssimativo e poco certo. Dopo alcune reazioni inattese di cui abbiamo parlato pubblichiamo la trascrizione fedele di un’intervista raccolta all’epoca dei fatti e tenuta in cassetto per avere il tempo di poter parlare con gli “accusati” e, soprattutto, perché il nostro giovane interlocutore voleva essere sicuro di non avere rappresaglie per il pagamento di quanto doveva avere, anche se ben misera cifra.

Dopo i silenzi delle aziende coinvolte direttamente ma che non hanno avuto interesse finora a spiegare le loro ragioni e delle società eventualmente danneggiate da una possibile concorrenza sleale o da consegne credute affidabili ma con caratteristiche a dir poco discutibili ripetiamo la nostra domanda fatta alle aziende pubbliche di Vicenza e alla proprietà rappresentata dal sindaco Variati: «nel dare appalti a Hibripost e ad aziende simili avete verificato la contrattualistica dei collaboratori? Se questa fosse da sfruttamento non vi nascono dubbi sui parametri da fissare per avere fornitori convenienti, ma anche affidabili e con un minimo di etica nei loro rapporti con i lavoratori?». Ecco, intanto e per stimolo a verificare, l’intervista denuncia del giovane veronese, ben documentato in varie sue argomentazioni che ci riserviamo di approfondire con consulenti del lavoro e sindacati

 

Come hai contattato la ditta che fa parte del consorzio Hibripost?

A Verona Hibripost c’è da poco perché si è appena insediata e perché hanno appena preso l’appalto dall’AGS e da Acque Veronesi, hanno preso due appalti grandi. Cercando lavoro sono andato a fare il colloquio e c’era un responsabile di Mestre, perchè il consorzio è di Mestre. In poche parole al colloquio ci avevano detto che saremmo stati dei dipendenti

Cioè che sareste stati assunti in pratica

Sì esatto, mi diceva che che chi chiamavano poi l’assumevano con un contratto, quello è vero, e avevano detto che la paga era di 50,00 euro al giorno, e quella era, e lo stipendio era di 1.100,00 euro

Lo stipendio in busta paga

Sì in busta paga, poi avevamo la tredicesima

Tu quanti anni hai?

26

Sei diplomato?

Sì in alberghiera

E non trovi posto nel tuo settore o cerchi cose diverse?

Cerco cose diverse. Non trovo posto nel mio settore quindi cerco cose diverse. Allora mi sono detto: lo stipendio non è uno stipendio paradisiaco, ma insomma …

Per cinque giorni di lavoro o sei?

Sei giorni, compreso anche il sabato.

Quante ore a settimana?

Fino a quando si finisce, cioè non è un contratto regolato da un orario fisso. E poi richiedevano “moto munito, moto o auto munito”. Se uno aveva la moto, lo scooter 125 il discorso per via dell’assunzione era buono. Perché un conto è fare le consegne a piedi o in macchina, un conto è con lo scooter. Allora e  i miei genitori abbiamo deciso di comprare uno scooter.

Quindi chi ha uno scooter è avvantaggiato rispetto a chi va a piedi o chi va in auto.

Anche perché non è un contratto che ti dicono ti  diamo veramente 50 euro al giorno, è un contratto che ti pagano a cottimo a lettera imbustata. Come dotazione hai un Gps e te lo porti appresso e hai un lettore sul quale, poiché le buste hanno un codice a barre, quando consegni la lettera lo spari sul codice a barre :per quello si chiama posta certificata

Scusa, se ti hanno detto 50,00 euro al giorno, quella era una valutazione di massima perché se è a cottimo

Era una valutazione, è a cottimo sì

Ma c’era un minimo assicurato oppure no?

No, no. no. Infatti è quello di cui sono rimasto deluso, a parte che io con i miei genitori siamo usciti con 800,00 euro comprando lo scooter, però ero contento pur di lavorare, di avere un lavoro per quattro mesi che poi si trasformava a tempo indeterminato.

Quindi quattro mesi erano di prova

Quattro mesi poi mi facevano un prolungamento fino alla fine dell’anno prossimo (2014), quattro più otto cioè, poi a tempo indeterminato.

Quando sei entrato tu?

Sono entrato ai primi di novembre del 2013

Quindi sarebbe stato quattro mesi fino a febbraio.

Fino a fine marzo era.

E poi?

Poi me lo rinnovavano fino alla fine dell’anno e poi a tempo indeterminato.

La prima conferma a cosa era subordinata? Al comportamento, al rendimento, a cosa?

Al comportamento che il collaboratore teneva. Insomma, e dunque tra virgolette, non sono stato obbligato, non è che con la pistola hanno detto comprati lo scooter però un po’ di pressione  per comprarlo l’ho ricevuta. Anche da parte mia ho detto “fidiamoci”

Per capire, il contratto che hai firmato era un contratto di che categoria? Lo hai qui  posso vederlo? Lo leggo dopo. Stai tranquillo non esce il tuo nome …

Secondo me è una cosa abbastanza grossa perché Hibripost sta prendendo appalti molto grandi non solo a Vicenza, ma anche a Verona. In pratica cosa è successo, è successo che il primo giorno mi hanno mandato a 40 km.

Nel contratto c’è il rimborso carburante?

Dicono di sì. Durante il colloquio mi hanno detto che mi assegnavano alla zona di appartenenza, cioè se io sono di Sommacampagna mi danno una zona nell’arco di 15 km. Il primo giorno mi mandano a 40 km dicendomi il responsabile che ognuno doveva andare dove c’era bisogno. E già lì c’è stata un’incongruenza con quello che mi ha detto il responsabile di Mestre perché un conto è fare 40 km poi il giro di consegne e poi tornare, un conto è…, vabbè! E dunque non era una zona fattibile con il motorino, fai 40 km di strada normale allora sono andato in macchina e poi ho fatto una mezz’ora a piedi. Poi mi hanno mandato il secondo giorno verso la città ( Verona) e fin lì ok. Poi il terzo giorno mi hanno mandato in una comunità montana del veronese. Dato che sono tutte contrade in pratica loro pagano a cottimo ma hanno dei prezzi molto ma molto bassi.

Per avere un’idea mi puoi dire?

Allora per una comunità montana potrebbero essere 12 centesimi lordi a consegna invece per un paese siamo sui 5 centesimi lordi.

Queste cifre sono specificate nel contratto?

Sì

Quindi è chiaro però, per lo meno è chiaro quel discorso

Sì, sì. Solo che non c’è un minimo salariale, i 50 euro sinceramente sono un sogno: il primo giorno che sono andato a 40 km più o meno facendo i calcoli sarò stato sui 22 euro lordi per tutta la giornata.

Che poi quella è la paga lorda poi deve essere tassata

Sì, le cifre sono sul lordo.

Meno le spese, tu hai speso anche per la benzina

In quattro giorni ho speso 40 euro sperando che poi fossero rimborsate.

Queste poi ti venivano rimborsate oppure no?

In teoria sì.

In pratica non è successo?

In pratica mi devo ancora rimborsare (era dicembre 2103, ndr)…

Continua a raccontare. Cioè, nel contratto è scritto che ti rimborsano?

Si. Un’altra cosa e poi andiamo avanti. Praticamente tu vai a prendere il materiale in sede, che è a Verona in zona fiera. Poi te lo devi portare a casa, a casa ti devi mettere in ordine la posta, te la devi sparare come giacenza con la macchinetta come presa in carico di giacenza a tuo nome. Solo che la prima sera sono stato con mia mamma fino alle 10 di sera perché avevo 350 lettere da mettere in ordine. Questo è un extra lavoro che ti impegna 2/3 ore a sera.

Che non ti viene considerato come lavoro.

Esatto.

Poi devi fare anche da magazzino in pratica, e poi c’è anche il discorso della riservatezza delle lettere, se qualcuno manda lettere riservate vanno in mano a chiunque …  È chiaro che tu sei una persona seria e non stai ad aprirle, ma io sto pensando che chi spedisce le lettere non sa che poi vengono messe in tante case

Io ho fatto anche Poste Italiane per 4 mesi, la differenza è che te la mattina vai là, arriva il camion, ti metti in ordine e vai.

Non devi portarti a casa le lettere?

No certo.

Quindi tu vai al deposito, prendi le lettere che ti sono state assegnate, le porti a casa, le sistemi e le metti in ordine per indirizzo

In ordine per civico, solo che anche lì se uno cambia paese ogni giorno non sa neanche i posti dove deve andare. Con Poste Italiane fai la zona, la impari e la fai. Lì metti caso che uno riesce anche a prendere i suoi 30-40 euro al giorno, anche se non sono i 50, ma cambiando tutti i giorni paese uno non sa i civici come sono messi in ordine e loro non è che ti aiutano, è proprio lasciato al caso: “vai, arrangiati!”.

Anche a Poste Italiane ti danno un contratto a cottimo?

No, assolutamente, è tutto un altro mondo nel senso che Poste Italiane ma anche Tnt post è regolato con un contratto da impiegato a tempo determinato, non so se quarto o quinto livello.

Qui c’è tredicesima, quattordicesima?

Penso ci sia la tredicesima ma non so in base a cosa la calcolano.

Perché se  il contratto è a cottimo è un po’ difficile. Andiamo avanti prendi le lettere le metti a posto e parti il giorno dopo

Il giorno dopo parti. Quando sono andato su in montagna ho consegnato sulle 55 lettere perché era una lettera ogni contrada, ma come a me succede a chiunque che ci lavora. Insomma, morale della favola, se son 12 centesimi a consegna quella giornata lì ho corso come un matto per 6 euro lordi. Alla fine io sono tornato dal responsabile e gli ho detto: “guarda, i 50 euro che avevate promesso al colloquio non li vedrò manco col binocolo. Ma perché uno cambia paese ogni giorno? Se mi date unazona, bene o male uno se la impara in modo tale che consegni di più e guadagni un po’ di più”. Lui mi fa: “beh, insomma, se ti va bene così è, così sennò mi firmi e ti licenzi”. Io gli ho detto che secondo me non è giusto, perché dal momento in cui faccio il  colloquio e che voi mi dite delle cose, io sono andato fuori con 800 euro per il motorino. È  anche un danno che ho subito io. Lui mi ha detto: “ti do un altro paese per oggi, poi lunedì vieni qua e ti licenzi. Alla fine parlando anche con la gente …

Con i colleghi?

No, no con i colleghi non è che ci parli. Tanto non li vedi neanche mai. Parlando un po’ con i miei, facendo quattro calcoli ho deciso di lasciare.

Tu quando è che hai lasciato, da pochi giorni in pratica?

Da tre settimane.

Quindi quanto devono pagarti? Un mese neanche

Neanche.

Che tu sappia gli altri lavoratori sono italiani, stranieri? Perché sono condizioni sono un po’ schiaviste queste

Da quello che ho potuto vedere io non ne ho visti tanti, ho visto due tre signore, ho visto dei ragazzi ma non so se sono stranieri o italiani.

Non vi conoscete tra di voi?

Assolutamente no. Poi il responsabile non è che ti chiama quando sei in giro per chiedere se hai bisogno di una mano, dice: “se hai bisogno mi chiami te a tue spese”.

I pacchi di posta come ti venivano dati? Imbustati? In che modo?

Li davano dentro un cartone

Se è l’azienda che dà queste indicazioni perché c’è scritto posta certificata?

Posta certificata, allora io in montagna non mi prendeva il gps e dunque neanche le sparavo. Le Acque Veronesi avevano un codice a barre che era coperto e mi dice (il suo responsabile suppongo, ndr) “spara” la prima lettera della via e spara l’ultima, nel senso che non tutte le sparavo perché c’era il codice a barre non leggibile. Alla fine anche lì non è che sia tanto certificata nel senso …

Ho capito anche perché loro dovrebbero sapere se tu in quel momento stai sparando un codice sanno dove sei con il gps, in effetti se il sistema fosse fatto bene.

È tutta una questione di organizzazione, quando Poste Italiane prende un appalto …

Costa di più ma dà un servizio migliore?

Intanto c’è la conoscenza del territorio da parte della gente che va a consegnare. Dunque se non trova un civico e non trova un nome, uno che ha esperienza non è che butta la busta lì a casaccio. Invece cambiando paese ogni giorno anche il lavoratore si trova in difficoltà.

Anche il pagamento a cottimo, è duro lavorare oggi, uno si accontenta pure ma …

Lavorare per niente, no!

Poi quello che mi lascia perplesso è anche il sistema, dare al singolo collaboratore la posta è delicato

Quello mi ha lasciato perplesso a prescindere che il cottimo secondo me non è regolare,  perché un minimo salariale secondo me ci deve essere.

Quello che mi hai detto era quello che mi aspettavo. Onestamente, però, sentirlo direttamente ci può aiutare a denunciare. Noi non vogliamo danneggiare nessuno, vogliamo solo che certe situazioni vengano conosciute, altrimenti non se ne esce mai fuori

Per il rimborso spese prima ti ho detto, spero me lo diano per poco che sia (ha avuto alla fine poche decine di euro…, ndr) perché il gps non andava e loro non so se riescono a calcolarmi i km e le battute e le lettere che ho consegnato…

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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