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Assomiglia a un'attrice porno: vicentino posta video facendo nome di un'amica. Una testimonianza in occasione del 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne
Martedi 24 Novembre 2015 alle 16:05 | 0 commenti
Violenza fisica ma anche mentale, e psicologica, soprusi, minacce stalking. Sono molte le forme con cui si manifesta l'odio verso il sesso femminile. In occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che a Vicenza sarà ricordata con un convegno - sabato 28 novembre - abbiamo raccolto una testimonianza tanto singolare quanto grave. Protagoniste due ragazze vicentine, messe alla pubblica berlina perché una di loro assomigliava a un'attrice di un film porno. Il video, condiviso da un idiota sul web ha fatto ridere qualcuno. Ma di certo non loro. E anche questa è violenza.
La storia ha dell'incredibile, nella sua grettezza. Ma la madre degli idioti è sempre incinta. Una fonte certa ce l'ha raccontata. I nomi sono naturalmente omessi per ovvie ragioni di privacy. Succede che nei giorni scorsi, durante una serata in discoteca, un ragazzo fa girare un video tra gli amici, tra cui due ragazze bionde sui ventun anni. Il filmato, mostrato sul telefonino è uno spezzone di un film pornografico americano. Una ragazza pratica una fellatio a un attore, un'altra attrice, di spalle, guarda la scena.Â
Il caso vuole che la pornoattrice abbia una somiglianza impressionante con una delle due ragazze del gruppo, amiche da sempre. Il che causa imbarazzo e ilarità generale, "Guarda come ti assomiglia" dice il ragazzo con il video. E la cosa, apparentemente, finisce lì. Evidentemente, visto che peraltro il film, oltre a essere statunitense, è stato girato una decina di anni fa, le due ragazze non c'entrano niente. Solo un caso di somiglianza molto forte e solo uno scherzo idiota.
Scherzo che diventa, oltre che idiota, anche grave il giorno dopo. Quando qualcuno pubblica quello spezzone su un social network e qualcun altro "tagga" i nomi delle due amiche (cioè inserisce i lori nomi indicandole come le due pornoattrici, quella intenta a compiere l'atto e quella di spalle) facendolo girare per la rete e a tutti i conoscenti.
Le due amiche piombano in uno stato di prostrazione e di vergogna, vergognandosi di uscire di casa e provocando un inimitabile trauma. Il post viene rimosso e i protagonisti dello scherzo, interpellati anche dalle Forze dell'ordine, si difendono dichiarando che "si è trattato solo di uno scherzo". Uno scherzo che tale non sì può chiamare perché affonda le radici in un brodo di coltura che è quello dell'assoluta mancanza di educazione civica e morale, l'humus da cui parte, appunto, la violenza. Fatto ancor più significativo è che i protagonisti di questa vicenda vengono dall'ambiente universitario e dalla "Vicenza bene", in particolare l'autore dello "scherzo", a quanto sembra figlio di un personaggio noto in città .
Una maggiore sensibilizzazione sembra essere quindi necessaria anche a Vicenza. E proprio questo sarà il tema del convegno "Ti amo, ma non da morirne!" che si terrà  sabato 28 novembre alle 9:15 al complesso universitario di Viale Margherita è che sarà introdotto da Achille Variati, presidente della Provincia - organizzatrice dell'evento assieme all'Istituto Bartolomeo Montagna e all'associazione Moica.
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