Rimborsi ad Assocogen, Colla: 'Se perderà ricorso, Aim si rivarrà sui dirigenti di allora'
Mercoledi 3 Ottobre 2012 alle 18:01 | 0 commenti
"E' nostro dovere in quanto amministratori di un'azienda pubblica tentare di minimizzare il danno. Sarebbe sbagliato non percorrere la via del ricorso": sono queste le parole con cui l'amministratore unico di Aim, Paolo Colla, ha ribadito la decisione di rivolgersi al Consiglio di Stato, dopo il respingimento da parte del Tar degli altri ricorsi presentati dalla società vicentina di multiservizi.
La "spinosa questione" (come la definisce Colla) del super-rimborso da 5 milioni di euro che l'Autorità per l'energia ha chiesto indietro da Aim è cominciata nel 1998. In quell'anno Assocogen, la compartecipata da Aim al 33% poi fallita, ha cominciato a percepire un sostanzioso incentivo statale per il rispetto di determinati parametri di efficienza nell'impianto di cogenerazione riservato ad utenze industriali sito a Zermeghedo.
Questo rimborso non ha avuto fin da subito strada facile, visto che in passato Aim si era già rivolta al Consiglio di Stato in seguito ai dubbi dell'Autorità per l'energia sui dati presentati da Assocogen. "Dopo quella sentenza, non si capisce perché", spiega Colla, "l'Autorità è venuta a fare un ulteriore controllo ed è tornata a sostenere la tesi che l'indice di rendimento non era corretto. Noi, invece, siamo dell'opinione che fosse il parametro ad essere sbagliato, visto che equiparava la dispersione della rete rivolta ad utenze industriali a quella della rete per le utenze private, quando invece fra le due c'è una bella differenza".
Secondo quanto riportato da Colla, "Aim non ha beneficiato di quei contributi, che sono stati passati direttamente ad Assocogen. Anche se abbiamo già accantonato i 5 milioni di euro, si tratta comunque di un danno consistente per l'azienda, anche perché non possiamo rivalerci su Assocogen, visto che è fallita."
La società non c'è più, ma le persone che all'epoca si sono occupate di fornire i dati all'Autorità per l'energia e di ricevere il rimborso possono ancora rispondere. "Se anche questo ricorso dovesse essere respinto", ha detto Colla, "ci dovremo rivolgere agli amministratori di Aim e di Assocogen dell'epoca, perché sono loro che hanno fatto l'operazione. Questo perché l'organo amministrativo della società pubblica non può rassegnarsi a perdere la partita: lo potrebbe fare un imprenditore privato, che amministra risorse proprie, ma non una società pubblica, che gestisce risorse dei cittadini".
A sperare che per Aim finisca tutto bene sarà anche Giuseppe Rossi, presidente di Aim dal 2002 che, ancora un mese fa, si era dichiarato non a conoscenza dei fatti. Rossi aveva definito "inutile" andare a cercare delle colpe, e "ingiusto" attribuire l'errore alle due società .
L'attesa per l'esito del ricorso, comunque, non sarà breve.
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