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Assetto idrogeologico, Conte: con il Pai nessun divieto assoluto

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 15 Aprile 2013 alle 17:26 | 0 commenti

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Regione Veneto - "Non ci sono divieti assoluti, ma norme dettate soprattutto dal buon senso. Se un'area è particolarmente esposta a pericoli di alluvione sarebbe un controsenso dare l'autorizzazione a nuove costruzioni. Ma si può comunque intervenire per mitigare il rischio o realizzare specifiche vie di fuga che consentano poi nuove edificazioni". E' l'assessore regionale alla difesa del suolo Maurizio Conte a tranquillizzare, rispetto ai timori sollevati dagli enti locali e rimbalzati sulla stampa. 

In merito alla delibera di adozione del Piano Stralcio per l'Assetto idrogeologico (PAI) dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta-Bacchiglione dell'Autorità di bacino dei fiumi dell'Alto Adriatico già pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e oggetto di una circolare regionale del 22 marzo scorso.
La circolare sottolinea, tra l'altro, che possono essere portati a conclusione tutti i piani e gli interventi i cui provvedimenti di approvazione, autorizzazione, concessione, permessi di costruire o equivalenti previsti dalle norme vigenti, siano stati rilasciati prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'avvenuta adozione del PAI, fatti salvi gli effetti delle misure di salvaguardia precedentemente in vigore. Per quanto riguarda nuove edificazioni, nelle zone di attenzione non sono evidentemente possibili gli interventi che vanno ad aumentare il rischio, consentendo quelli di mitigazione della pericolosità e quelli per i quali è accertata la compatibilità con le indicazioni del PAI. "Non c'è quindi nessun ingessamento delle aree interessate - conclude Conte - ma un preciso richiamo a valutare attentamente le possibile conseguenze di ogni intervento. Stiamo vedendo con i tecnici degli uffici regionali se sia il caso di produrre un ulteriore atto di chiarimento per facilitare l'operato delle amministrazioni comunali nell'affrontare le diverse situazioni locali, avendo sempre come obiettivo finale la salvaguardia complessiva del territorio".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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