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Asiago Dop: riconoscimento reciproco USA-UE per marchi specificità dei territori

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 15 Luglio 2015 alle 16:45 | 0 commenti

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Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago annuncia la nuova proposta avanzata a Bruxelles ai negoziatorI del TTIP

Presentata oggi, 15 luglio, a Bruxelles, nel contesto dei negoziati TTIP (Trans Atlantic Trade and Investment Partnership) in corso tra UE e USA, la proposta di superare le attuali posizioni negoziali per arrivare ad un reciproco riconoscimento delle indicazioni geografiche e dei marchi propri, legati alle specificità dei territori, risorsa per lo sviluppo sostenibile delle comunità e occasione di crescita dei flussi commerciali bilaterali. 

Parlando davanti ai negoziatori della Commissione Europea e degli Stati Uniti, Flavio Innocenzi, direttore del Consorzio di Tutela, ha testimoniato il valore che la produzione Asiago DOP rappresenta per il suo territorio e gli elementi di tipicità e territorialità che fanno di questo formaggio, prodotto nel 2014 in 1.626.000 forme, un “sistema” unico, con un fatturato alla produzione di 150 milioni di euro che genera vendite al consumo per quasi 300 milioni di euro, con ricadute complessive, in termini di indotto per il territorio, stimabili in 750 milioni di euro e in 8.500 addetti nella filiera produttiva.

La storia di tradizione di Asiago DOP, nel corso dell’incontro, è diventata punto di partenza per l’illustrazione dei vantaggi e delle opportunità che il riconoscimento delle specifiche peculiarità potrebbe offrire a produttori e consumatori sulle due sponde dell'Atlantico. Infatti, per gli americani, il passaggio da nomi generici o "comuni" a marchi specifici, vorrebbe dire creare percorsi virtuosi di valorizzazione di culture produttive espressamente legate a un loro territorio di origine, con ricadute positive sulla notorietà del prodotto e della sua zona di produzione, così come è accaduto in Italia, dove i prodotti DOP rappresentano il principale driver del turismo locale e fonte di creazione di un indotto economico. Allo stesso tempo, come già dimostrato dall’esperienza, questa scelta permetterebbe di aumentare le occasioni di collaborazione e di scambio di buone prassi, affrontando da un nuovo punto di partenza anche il tema dell'uso parassitario delle denominazioni e dei prodotti Italian sounding e trovando, proprio nei produttori americani di prodotti a marchi propri, nuovi e preziosi sostenitori.

Nel suo intervento, il Consorzio di Tutela ha anche ricordato che, per i prodotti dell'Unione Europea così come per quelli degli Stati Uniti, la chiarezza rispetto alle reciproche origini - oltre a rappresentare un atto dovuto nei confronti dei consumatori - comporta reciproci vantaggi, come un potenziale incremento dei flussi commerciali bilaterali. Un obiettivo possibile che si basa però su un accordo che impedisca preliminarmente l'uso ingannevole dei richiami al Made in Italy.

“La Strategia Europa 2020 pone al proprio centro aspetti come l'inclusività e lo sviluppo sostenibile, ovvero proprio i temi su cui si basano i prodotti a Indicazione Geografica, che fanno del radicamento al territorio un elemento fondante. Proprio il nesso causale tra la zona di produzione e le caratteristiche qualitative del prodotto è l'elemento che caratterizza il formaggio Asiago così come tutti i prodotti DOP. In virtù di questa capacità di creare valore per intere comunità locali chiediamo – ha affermato Flavio Innocenzi - che le istituzioni europee intensifichino i loro sforzi per la tutela di un patrimonio che, ancor prima che economico, è di natura sociale e culturale. La tutela del consumatore contro la standardizzazione del gusto e la massificazione produttiva conseguente a scelte di delocalizzazione alla esasperata ricerca dell'ottimizzazione dei costi, rappresenta oggi più che mai un imperativo categorico prioritario non più solo per i Consorzi di tutela, ma anche per le istituzioni comunitarie.

Consensi e adesioni alla proposta sono stati espressi dai principali Consorzi di Tutela presenti all’appuntamento insieme all’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche (AICIG) e oriGIn .


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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