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Arzignano: massima libertà di religione per tutti, ma nel rispetto delle regole

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 21 Ottobre 2010 alle 13:49 | 1 commenti

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Enrico Marcigaglia, Comune di Arzignano - Ad Arzignano (Vicenza), presentato il primo regolamento in Italia "ANTIMOSCHEA ABUSIVA". La normativa è destinata a creare un vero e proprio caso a livello nazionale.
L'assessore Enrico Marcigaglia (Lega Nord) : "Oggi ad Arzignano creiamo una nuova frontiera per l'integrazione, fatta di uguaglianza di trattamento e condizioni dignitose per tutti."

Arzignano e la sicurezza: un binomio che fa scuola. Mentre sono ancora additati come "esemplari" alcuni provvedimenti innovativi disposti dall'Amministrazione Gentilin(quali l'ordinanza antibullismo, che per la prima volta in Italia permette alla polizia locale di essere invitata dagli insegnanti ad entrare nelle scuole per sanzionare i bulli oppure il provvedimento noto come protocollo "Legalità e Giovani" concertato tra varie Istituzioni per educare ai giovani alla legalità), il laboratorio Arzignano sta producendo altri significativi lavori. Si tratta, questa volta, della scrittura del primo regolamento destinato a stroncare la costituzione e l'esercizio di mosche abusive o comunque di centri di culto istituiti aggirando le regole, che sicuramente farà clamore visto che avviene con la rottura degli schemi abituali e l'apertura di nuove prospettive.
Così, quando il problema "moschea sì, moschea no" impegna le varie amministrazioni di destra o di sinistra in lunghi dibattiti che tuttavia danno sempre tante parole e quasi mai soluzioni, la Lega Nord di Arzignano, affronta concretamente il tema e propone la soluzione.
In prima fila l'ideatore del regolamento, l'assessore alla sicurezza ed immigrazione Enrico Marcigaglia che assieme all'assessore all'edilizia ed urbanistica Massimo Signorin, e sotto al vigile coordinamento del sindaco Giorgio Gentilin hanno unito le forze e le competenze per scrivere un regolamento che sarà destinato a fare da apripista a livello nazionale.

IL PROBLEMA : è da ricordare che Arzignano, città abitata da circa 26.000 abitanti e situata nell'ovest vicentino, annovera una percentuale di cittadini stranieri pari al 21%. Ad oggi, nel solo territorio di Arzignano, si contano ben 5 centri religiosi professanti diverse fedi, nella fattispecie :
1) centro religioso Musulmano
2) centro religioso Indù
3) centro religioso Induista
4) centro religioso Sikh
5) centro religioso Testimoni di Geova
A causa di una normativa che non è al passo con i tempi riguardo specialmente le richieste di apertura dei cosiddetti centri culturali ( termine dietro il quale si paludano spesso varie e fantasiose attività ) possono sorgere di fatto, con la dizione di centri ricreativi e/o culturali, alcune mosche che, seppur improprie, esplicano la propria funzione eludendo le più comuni normative edilizie, urbanistiche ed igienico sanitarie. La conseguenza di tale deficit normativo è evidente ed in sintesi può proporsi con in :
- moschee improprie insediate all'interno di appartamenti;
- moschee improprie assolutamente prive degli standard a parcheggio;
- moschee improprie prive dei requisiti igienico sanitari minimi per la loro attività;
- moschee improprie in assoluto stato di sovraffollamento.

I RESPONSABILI DELLA SICUREZZA E DELL'EDILIZIA INSIEME PER STUDIARE LA SOLUZIONE
Stando così le cose, gli assessori alla Sicurezza ed Immigrazione Enrico Marcigaglia e all'edilizia ed urbanistica Massimo Signorin ( entrambi della Lega Nord) , hanno cercato anzitutto di studiare le cause socio-economiche e tecniche che hanno prodotto tale situazione, e quindi di ovviare al problema cercando delle soluzioni atte ad infrenare il fenomeno delle "moschee abusive" o cosiddette improprie.
Il lavoro, di indagine, di verifica normativa, di stesura del testo, è durato circa nove mesi e ha visto coinvolti, oltre ai due Assessori , alcuni tecnici e specialisti di diversi settori, nel caso precipuo:
- Dott. Arch. Alessandro Mascarello (dirigente settore urbanistico del Comune di Arzignano)
- Geom. Vinicio Albiero (responsabile tecnico delle procedure autorizzative edilizie)
- Dott. Avv. Massimo Parolin (dirigente comandante della polizia locale)
- Dott. Avv. Stefania Di Cindio (segretario e direttore generale del Comune di Arzignano)

 

 

ANALISI TECNICA DEL REGOLAMENTO
La falla fondamentale di ogni previgente regolamento in materia è data in pratica dalla possibilità per le diverse associazioni religiose di eludere i vincoli urbanistici derivanti dalle destinazioni d'uso, che mai erano indicate come riferibili a luoghi di culto, quanto piuttosto spazi ricreativi e culturali. Allo scopo, dunque, queste associazioni si costituiscono in circoli privati/culturali la cui attività dichiarata ( assistenziale, sociale, commerciale, artigianale...e mai religiosa ) consente un iter urbanistico meno condizionato e meno condizionante. A questa elusione va aggiunta un'altra carenza normativa che di fatto permette ai circoli culturali di bypassare la normativa antincendi (D.M.19 agosto 1996), causando, come è facile capire, situazioni al limite della sicurezza. Da ultimo, ma non ultima, si aggiunga che questi circoli culturali, spesso auto-dichiarano affollamenti massimi sempre sottola soglia delle 99 persone, il che consente di eludere ulteriormente la normativa antincendio

" Da quest'analisi tecnica - spiega l'Assessore Marcigaglia - è nata la nostra proposta, finalizzata a creare un regolamento in grado di porre un freno a queste situazioni di irregolarità, prevedendo di fatto, un regolamento tecnico da inserire come appendice al regolamento edilizio. Scopo concreto del testo che presenteremo in consiglio comunale, sarà duplice: il primo, di bloccare eventuali nuovi insediamenti impropri, il secondo, di chiudere entro 12 mesi i locali che non si adeguassero al regolamento".
Nella sostanza i concetti più innovativi tradotti nel dispositivo del nuovo regolamento possono essere così riassunti:
1) Campo d'applicazione: regolamentazione tecnico-edilizia di tutti i circoli privati, centri culturali, sale e spazi per conferenze, il cui affollamento massimo è uguale o superiore alle 60 persone, con calcolo eseguito da parte degli uffici comunali;
2) Oobbligo di rispetto di un orari congrui con la quiete pubblica ;
3) Applicazione obbligatoria della normativa antincendio;
4) Rispetto dei requisiti di sorvegliabilità sia interna che esterna
5) Obbligo dell'ottenimento delle dichiarazioni di conformità degli impianti e del certificato di qualificazione energetica;
6) Obbligo di rispetto della normativa per l'accessibilità dei disabili;
7) Obbligo di rispetto : delle altezze minime dei locali e delle superfici finestrate minime
8) Obbligo di rispetto dei requisiti di dimensionamento minimo dei servizi igienici, degli standard a parcheggio;
9) Obbligo di rispetto dei requisiti minimi d'impatto ed isolamento acustico;
10) Sanzioni e sospensione dell'attività in caso di mancato adeguamento entro i 12 mesi e/o in caso di sovraffollamento


DICHIARAZIONI

L'assessore alla sicurezza ed immigrazione Enrico Marcigaglia (Lega Nord), ideatore e promotore del regolamento, è visivamente soddisfatto dell'obiettivo raggiunto:
"Premesso che è giusto e doveroso garantire la massima libertà religiosa per tutti, mi preme sottolineare che però, qualunque professione di culto deve essere svolta nel rispetto delle regole e della civile convivenza. Il lassismo e il permissivismo provoca solo fraintendimenti e tensioni. Con noi, da oggi, basta moschee abusive all'interno di condomini, basta situazioni al limite del rischio igienico-sanitario.
Con il nostro regolamento, primo in Italia sia per il livello dei contenuti tecnici sia per il coraggio politico, si vuole creare una nuova frontiera di integrazione. Con il nostro regolamento, semplice e chiaro, potremmo garantire uguaglianza di trattamento e condizioni dignitose per tutti. Sottolineo che sono passati 9 mesi dalle prime analisi sulla problematica. Sottolineo che ho voluto attorno a me uno staff di tecnici ed avvocati, affinché si potesse scrivere un regolamento equilibrato e ben misurato nelle sue diverse articolazioni normative. "

Il Sindaco Giorgio Gentilin non ha dubbi: " Le regole vanno rispettate: siano esse quelle della civile convivenza o della pubblica sicurezza, siano esse quelle del decoro o del rispetto ambientale oppure, come in questo caso, le regole che presiedono al corretto utilizzo degli spazi destinati ad essere luoghi ove ospitare incontri tra persone.
Massima libertà per chi opera nel rispetto delle regole , nessuna tolleranza per chi le regole le vuole irridere, aggirare od eludere.

Altrettanto schietto il pensiero del Vice Sindaco Massimo Signorin " Non era e non è giusto - dice - tollerare questa specie di torto alla rovescia : mentre i cittadini italiani sono gravati da mille lacci e lacciuoli per poter aprire un esercizio pubblico, un ufficio o qualsivoglia attività, non è giusto che gli stranieri possano aprire sedicenti centri culturali poi adibiti a moschee o a luoghi di culto gabbando ogni norma in proposito. La nostra risposta non poteva che essere questa : di produrre cioè una integrazione al regolamento urbanistico che faccia chiarezza, togliendo alla radice dubbi e incertezze interpretative così da disilludere sin da subito chi vuole operare nella illegalità. Ancora una volta, come Amministrazione, alla sterilità di compiaciute dissertazioni preferiamo la sostanza dei fatti concreti."

Leggi tutti gli articoli su: moschee, Comune di Arzignano, Enrico Marcigaglia

Commenti

katty
Inviato Venerdi 30 Novembre 2012 alle 16:41

non potreste leggere un po' meglio i vostri articoli prima di pubblicarli? "mosche abusive" (riga 14 e anche dopo)???
che differenza c'è tra "centro religioso Indù" e "centro religioso induista"?
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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