Arzignano e il maltempo
Giovedi 4 Novembre 2010 alle 19:40 | 0 commenti
Inutile fare premesse, siamo tutti a conoscenza dei danni causati dal maltempo dello scorso inizio settimana. Nella zona dell'ovest vicentino, fortunatamente, si è riusciti in parte a contenere gli effetti catastrofici dell'alluvione, sia per il pronto monitoraggio effettuato dal comune di Arzignano, sia per la particolare attenzione dei cittadini che, dopo i disastri di Vicenza città , hanno tenuto d'occhio gli argini del Chiampo per non essere colti alla sprovvista da una eventuale esondazione.
Parliamone con Claudio M., cittadino arzignanese che nella giornata di lunedì primo novembre ha vissuto in prima persona l'accaduto, tenendo sotto osservazione gli argini e documentando le fasi di evoluzione del pericolo.
La mattina di lunedì in che modo è venuto a conoscenza di ciò che stava succedendo?
Già nella giornata di domenica ero preoccupato per le condizioni meteorologiche avverse, anche per una questione personale organizzativa del mio lavoro. Il lunedì mattina, all'alba, tramite web sono venuto a conoscenza della catastrofe in corso a Vicenza.
A Chiampo la situazione è stata abbastanza critica, e si sono verificate frane
Di buon mattino sono uscito per visionare la condizione dei miei lavori. Passando per Chiampo ho avuto modo di fermarmi in località ponte Miniera, dove il fiume crea un'ansa naturale; li la furia della corrente metteva in serio pericolo gli argini e il ponte stesso, l'acqua era quasi a livello della quota stradale. Se ci fosse stata un'esondazione in quel punto penso che tutta la frazione di San Zeno bassa sarebbe stata in serio pericolo
Il bacino di Montebello non è esondato per 20 cm, bastava veramente poco
Sono passato anche per Montebello, e per la verità devo dire che per la prima volta ho visto il bacino di laminazione così carico, impressionante. In quel momento ho veramente sperato nella benevolenza divina.
Per come l'ha visto lei, pensa che ci sia il rischio che con la pioggia prevista per i prossimi giorni riscatti l'allarme?
Ma questi sono casi eccezionali, straordinari e di frequenza limitata.. O almeno tutti lo speriamo!
A sua opinione cosa ha fatto la fortuna dell'ovest vicentino in questa situazione incontrollabile?
Per la verità , in tempi meno sospetti, ho notato spesso escavatori e macchine operatrici all'interno dell'alveo del fiume Chiampo, segno di una buona e costante manutenzione da parte degli enti preposti. Nella giornata di lunedì, nonostante la festività , ho notato lungo i ponti e nei punti nevralgici del corso d'acqua, un continuo monitoraggio di personale vario, dalla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell'Ordine con Carabinieri, Polizia Municipale, Guardia di Finanza, per non citare gli Amministratori del comune di Arzignano, in primis il Sindaco Gentilin con assessori, personale tecnico, personale operativo, le Acque del Chiampo con il suo presidente con i tecnici e tantissimi volontari tra i civili. Tutti presenti sul campo nei punti nevralgici, nonostante la pioggia cadesse copiosamente. Veramente una forza massiccia e ben organizzata. Anche i social network hanno giocato un ruolo fondamentale, infatti io, come penso tanti altri cittadini, sono stato tenuto costantemente aggiornato dai comunicati pubblicati su facebook dal comune. Sono venuto a sapere anche che il nostro sindaco ha passato la notte critica fra lunedì e martedì in comune, pronto e sempre presente. Questo mi rende orgoglioso di essere cittadino di una città come Arzignano, dove l'incolumità delle persone viene per prima e la comunità si sente al sicuro.
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