Arresto Maltauro, la dura presa di posizione della Cgil
Giovedi 8 Maggio 2014 alle 20:36 | 0 commenti
Danilo Andriollo, segretario provinciale Fillea CGIL - La magistratura milanese ha arrestato il titolare dell'impresa Maltauro, nell'ambito di un'inchiesta su corruzione e turbativa d'asta per gli appalti di Expo 2015. Se le accuse fossero confermate, ci troveremmo di fronte ad un comportamento da condannare con nettezza, e sarebbe grave se, a distanza di vent'anni da Tangentopoli, la maggiore impresa della provincia fosse di nuovo coinvolta in operazioni illecite o illegali.
Per questo auspichiamo che le indagini siano celeri e chiariscano le posizioni dei soggetti coinvolti.
Questo è l'ennesimo frutto avvelenato di un ventennio di deregolamentazione e depotenziamento delle leggi in materia di appalti. Emerge con sempre maggiore chiarezza che lo scopo della legislazione degli scorsi anni non era quello di rendere più celeri ed affidabili i lavori, ma, come da noi denunciato, di favorire un sistema corrotto e truffaldino che, in nome del mercato, distorce il mercato stesso e porta a concorrenza sleale.
Legalità , trasparenza, regolarità del lavoro, insieme ad una svolta verso il recupero e riuso, la ristrutturazione e l'efficientamento energetico degli edifici, senza ulteriore consumo di suolo, sono le strade per assicurare un futuro al settore, non la scorciatoia della corruzione e delle tangenti.
Ci auguriamo che quest'ultima vicenda non abbia riflessi negativi sull'impresa Maltauro con ricadute sul piano occupazionale, in questo momento di pesante crisi del settore edile.
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