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Area berica, Apindustria: servono strategie di crescita innovative

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 30 Novembre 2013 alle 09:25 | 0 commenti

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Apindustria Vicenza  -  Il mandamento di Apindustria Vicenza spinge per pianificare strategie di crescita innovative puntando su giovani e turismo.
Il mandamento Area Berica di Apindustria Vicenza tira le somme sullo stato di salute dell'economia locale, all'indomani di un convegno organizzato a Lonigo dalla Cisl, che ha visto la presenza del segretario generale Raffaele Bonanni e la presentazione di un'indagine sugli aspetti economico-sociali del territorio.

Anche l'Area Berica, complice la crisi, soffre in questi anni di un'emergenza lavoro, in virtù di poche certezze sul futuro che frenano ogni iniziativa e annullano, o quasi, le opportunità occupazionali. Il bilancio delle famiglie riesce a quadrare ancora grazie al risparmio accumulato negli anni che hanno preceduto la crisi, ma adesso anche questa propensione inizia a scricchiolare. Il grave peggioramento dell'economia non ha comunque penalizzato una qualità della vita, che generalmente resta su livelli soddisfacenti.
Un discorso a parte meritano le Pmi, sulle quali a richiamare l'attenzione è il presidente mandamentale di Apindustria, Nadia Dalla Montà: «La crisi ha penalizzato le piccole industrie - spiega - ma i cittadini intervistati credono ancora che lo sviluppo possa nascere dal settore manifatturiero: è su questo che andrebbero indirizzati gli sforzi e gli interventi di sostegno». Dopo la crisi del metalmeccanico e del tessile, secondo Dalla Montà la ricerca di un nuovo sviluppo non deve ricalcare vecchi percorsi dando vita a nuove aree industriali, tentazione ancora molto forte accentuata dalla presenza della grande arteria Valdastico sud: «Gli amministratori non devono sperperare ancora territorio - insiste - perché oramai i processi industriali richiedono altre forme per fare impresa. I processi di industrializzazione dell'ultimo ventennio, oltre che tardivi, sarebbero già obsoleti fin dall'inizio».
È necessario quindi creare opportunità anche per i giovani: «È vero che la popolazione giovanile dell'area è cresciuta in questi ultimi anni - spiega il vicepresidente Raimondo Riu - ma è dovuto al fatto che qui le case cercate dalle giovani coppie avevano, e hanno ancora, prezzi più bassi. Il problema è che spesso ci si trova davanti a quartieri dormitori, senza una socialità».
Si è parlato del turismo dell'area anche per la presenza di molte ville: «D'accordo - aggiungono i rappresentanti delle Pmi - purché si faccia seriamente. Il turismo è come un mantra che negli ultimi 15 anni è la carta da spendere in tutti i tavoli e in tutte le sedi. Se ci si crede, è ora di passare ai fatti, ma in modo serio e non improvvisato, con persone competenti e che siano professionisti di marketing territoriale. Occorre crederci e partire, superando i campanilismi. Ben venga anche un tavolo comune con le categorie economiche per lo sviluppo dell'area, purché sia produttivo e non un ennesimo alibi per non fare nulla».
Il mandamento Area Berica di Apindustria Vicenza chiede quindi una programmazione seria di nuovi modelli sviluppo, che vedano coinvolti i giovani, insieme ad amministratori locali che sappiano mettersi in discussione in un gioco di squadra, ad esempio tramite l'accorpamento dei servizi comunali, una programmazione d'area e una riduzione dei costi con maggiori benefici per i cittadini. Puntare, insomma, su un progetto di rinnovamento, che può coinvolgere anche l'Università, troppo spesso emarginata, quando invece può fare dell'Area un territorio in cui far crescere nuove eccellenze.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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