Arcugnano dice stop al rifiuto selvaggio
Giovedi 23 Ottobre 2014 alle 12:01 | 0 commenti
Comune di Arcugnano - Tonnellate di rifiuti lasciati in modo disordinato nei cassonetti delle piazzole ecologiche, molto spesso per mano di utenti provenienti da altri Comuni. Arcugnano ha così deciso di dire basta al rifiuto selvaggio. Spariranno entro gennaio le piazzole ecologiche e si partirà il 1° gennaio 2015 con la raccolta porta a porta. Il riciclaggio dei rifiuti nel comune aveva raggiunto ottimi livelli nel corso degli anni.
Ma dal 2009 la situazione è andata a peggiorando. “Anno dopo anno -dichiara il vicesindaco e assessore all'ambiente del Comune di Arcugnano, Gino Bedin- la differenziazione dei rifiuti sta diminuendo. Il territorio comunale è vastissimo e qualcuno se ne approfitta, sono molti gli utenti di passaggio provenienti dagli altri Comuni, senza contare che scontiamo la vicinanza della città di Vicenza. Ci siamo, insomma, stancati. Ombrelli nella carta, bicchieri nell'umido, sacchetti neri generici ovunque, scatoloni e rifiuti umidi per terra. Un pessimo biglietto da visita per un Comune che gode di un patrimonio paesaggistico unicoâ€.
A confortare l'analisi del vicesindaco il caso dell'area di Sant'Agostino. “Da quando la passata amministrazione ha abbandonato il porta a porta a S. Agostino, la raccolta del secco è aumentata di 200 tonnellate annue, segno che molti cittadini di fuori comune hanno portato i loro rifiuti ad Arcugnano, facendoli pagare a noiâ€
“Per quanto riguarda i costiâ€, precisa Bedin, “l'obiettivo è quello di mantenerli invariati e, se possibile, di diminuirloâ€. E' utile sapere che Arcugnano è stato l'unico Comune a diminuire la percentuale di raccolta differenziata ed è l'ultimo nel comprensorio dei comuni serviti da Utilya con il 53%. Un chiaro segnale che il sistema si rivela ormai obsoleto e che bisogna cambiare strada. Inoltre, sul fronte della spesa per abitante all'interno del consorzio Utilya, si rileva che gli abitanti del comune di Arcugnano spendono 11 euro in più rispetto alla media degli altri comuni consorziati. La scelta di passare al porta a porta è motivata poi dall'analoga decisione dei comuni limitrofi, dall'impossibilità di attuare un effettivo controllo sui conferimenti. Il passaggio al porta a porta, che sarà accompagnato da una estesa ed incisiva attività di informazione ai cittadini prevederà il conferimento separato di frazione organica, plastica-lattine, vetro, carta-cartone e residuo indifferenziato secco. “L'obiettivo -conclude il vicesindaco Bedin- è quello di raggiungere il 70% di differenziazione nei prossimi 4 anni ed una riduzione di almeno il 25% del conferimento del secco con notevoli benefici ambientali e sensibile diminuzione dei costi di smaltimentoâ€.
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