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Arcigay Vicenza lancia la petizione "Sì, lo voglio" e l'appello alle forze politiche locali: date il vostro sostegno

Di Martina Lucchin Mercoledi 27 Agosto 2014 alle 14:00 | 0 commenti

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Arcigay Vicenza fa propria la formula più famosa al mondo per sancire l’amore tra due persone e avvia una campagna di respiro nazionale per la sensibilizzazione sui diritti degli omosessuali. “Sì, lo voglio!”, infatti, è il nome della petizione popolare con cui si chiede che “il Parlamento approvi al più presto una normativa in linea con le disposizioni dell’UE, garantendo l’accesso del matrimonio a tutti i cittadini che lo richiedano e l’introduzione di nuovi istituti” al pari degli altri Stati europei.

Parte oggi, quindi, da Vicenza la raccolta firma con cui si chiede ai cittadini di esprimersi su un tema che presto sarà al centro dell'agenda politica. Come annunciato dal premier Matteo Renzi, infatti, inizierà a settembre la discussione sulla cosiddetta civil partneship, con cui si intende istituire all’ufficio dello stato civile un apposito registro per le coppie omosessuali. Registro che viene considerato, come spiega il presidente di Arcigay Vicenza Mattia Stella insieme alla referente del gruppo giovani Miriam Di Naro, “un recinto in cui rinchiudere le coppie omossessuali escludendole dalla possibilità di accedere, qualora lo volessero, all’istituto del matrimonio”. Per raggiungere la parità di diritti tra coppie etero ed omosessuali e per riempire un vuoto di diritti, per cui l’Italia continua a disattendere le risoluzioni europee, Arcigay Vicenza ritiene quindi indispensabile la partecipazione dei cittadini.

“La petizione parte da Vicenza, una città che da quando è nata un anno fa Arcigay ha sempre risposto bene e che vuole continuare ad essere all’avanguardia”, afferma Stella che si appella poi anche alle forze politiche e istituzioni locali. Un endorsement esplicito a favore della campagna “Sì, lo voglio” viene infatti richiesto ai partiti e ai rappresentanti delle istituzioni di Vicenza, con l’obiettivo poi di ottenere l’appoggio di altre realtà venete e nazionali e raggiungere la quota di 10 mila firme.

Fino a fine novembre si può quindi aderire alla petizione tramite il sito www.arcigayvicenza.it. Per tutto il mese di ottobre è inoltre possibile firmare la petizione in formato cartaceo. 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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