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Arci Caccia Veneto: il Senato respinge l'assalto animalista, ora non abbassare la guardia

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 24 Luglio 2014 alle 16:55 | 0 commenti

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Giuliano Ezzelini Storti, presidente Arci Caccia del Veneto - "Ha rilevanza sociale e culturale il voto espresso ieri sera dalle Commissioni ambiente ed industria del Senato su un emendamento al decreto "Competitivita'" presentato dal capogruppo pd Massimo Caleo riguardante la disciplina della cattura dei richiami vivi per la caccia da appostamento.

E' importante ovviamente che il nostro Paese abbia deciso di regolamentare la materia per rispondere ad una procedura di infrazione dell'Unione europea ma e' altrettanto significativo che sia stata respinta dalle istituzioni e dalla politica l'aggressione animalista che aveva utilizzato strumentalmente l'argomento per ridare voce e sostanza alla crociata ideologica anticaccia.

Nelle votazioni sono prevalse valutazioni di ordine tecnico, giuridico, scientifico tenendo a riferimento storia, cultura e tradizioni del Paese. Non era facile farlo visto che "informazione e salotti buoni" lavoravano al disfattismo e ringraziamo il governo,  e tutti i gruppi parlamentari che hanno tenuto la barra dritta in una situazione di effettiva difficoltà, per non aver ascoltato le sirene fondamentaliste.

In questo quadro come Arci Caccia, insieme al presidente nazionale Osvaldo Veneziano, che  ringraziamo per la determinazione messa in campo, abbiamo affrontato una grande battaglia a salvaguardia della caccia e dei cacciatori migratoristi e abbiamo profuso il massimo sforzo, insieme alle maggiori associazioni venatorie per raggiungere l'obiettivo.

Il risultato raggiunto ci rassicura ma dobbiamo stare ancora attenti agli agguati che ci saranno e continuare a seguire da vicino le votazioni successive in Aula sia al Senato che alla Camera e quindi la predisposizione del Dpcm che entro sei mesi dovrà essere approvato dal Governo".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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