Archeidos (Cis), Fillea: ripartono i lavori e si licenziano i lavoratori
Mercoledi 29 Febbraio 2012 alle 17:22 | 0 commenti
Cgil - Fillea vicentina - La scorsa settimana, a seguito dell'accumulo di retribuzioni arretrate dei dipendenti Archeidos, abbiamo richiesto all'azienda il pagamento delle spettanze, e contestualmente al presidente del Consorzio CIS, Galdino Zanchetta, un incontro per sbloccare la situazione e dare finalmente la possibilità ai dipendenti di avere quanto loro spetta a fronte del lavoro prestato.Ieri abbiamo avuto un incontro con Archeidos, mentre per domani, in provincia, abbiamo fissato telefonicamente un appuntamento con il presidente del Consorzio CIS (e del CIS).
Nel corso dell'incontro di ieri, il titolare di Archeidos ci ha comunicato che l'azienda, visti i debiti accumulati ed il mancato pagamento da parte del Consorzio CIS, non è più in grado di continuare la propria attività . Oggi sono arrivate le lettere di licenziamento dei tre dipendenti.
Nel frattempo, il presidente del CIS ha annunciato una ristrutturazione del debito e la ripresa degli scavi archeologici in primavera. Ne prendiamo atto e confermiamo l'appuntamento per domani, per chiedere al Consorzio di rispondere in solido (secondo le norme di legge), pagando direttamente ai dipendenti Archeidos le retribuzioni arretrate. Invitiamo Comune di Vicenza, Ente Fiera e Camera di Commercio, enti pubblici o di diritto pubblico, soci del CIS, ad attivarsi perché siano tutelati i lavoratori e garantite le loro spettanze. Per noi, lo confermiamo, innanzitutto diritti e salari dei lavoratori. Resta in noi l'amarezza, e la rabbia, per la probabile cessazione di attività di un'impresa che occupa lavoratori e lavoratrici giovani, che amano il loro lavoro, in un settore che si occupa di ricerca e scavi archeologici, che con il recupero e il restauro rappresentano una parte del futuro del nostro settore, oggi profondamente in crisi. Sappiamo che la difesa del nostro patrimonio storico artistico e del paesaggio rappresentano un dovere verso le nuove generazioni e allo stesso tempo un investimento. Va inoltre ricordato che altre piccole imprese vantano crediti nei confronti del Consorzio, e che ciò comporta, per le stesse, pesanti situazioni finanziarie. Anche in questa occasione, la cattiva politica ha pensato più al presente che all'investimento sul futuro. In nome del "federalismo" e della difesa del lavoro locale?"
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.