Approvato riparto fondo sanitario, 8 miliardi e 28 milioni per livelli essenziali di assistenza
Martedi 31 Luglio 2012 alle 19:24 | 0 commenti

Regione Veneto - La Giunta regionale, nella sua seduta odierna, ha approvato il riparto del fondo sanitario regionale 2012. Ne ha dato notizia il presidente Luca Zaia nel corso del consueto punto stampa, specificando che il documento "arriva adesso a causa della confusione generata dalle continue evoluzioni a livello nazionale che, tra decreto salva-Italia e spending review, hanno reso difficile mettere a fuoco l'obiettivo, senza contare che mancano ancora il parere del Ministero delle Finanze ed il conseguente via libera della Conferenza Stato Regioni al riparto nazionale che le Regioni avevano concordato e definito sin da febbraio.
In questi mesi tutto ha comunque continuato a funzionare regolarmente, anche perché sappiamo cosa spendono le aziende grazie ad un monitoraggio continuo dell'andamento dei conti". Il riparto è stato approvato su proposta del'assessore alla sanità Luca Coletto, di concerto con il collega al sociale Remo Sernagiotto, e sarà trasmesso alla commissione sanità del consiglio regionale per il necessario parere. Le risorse distribuite alle Ulss e Aziende Sanitarie per l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza ammontano a 8 miliardi 028 milioni di euro su 8 miliardi 509 milioni complessivamente disponibili (si tratta peraltro di una stima non essendo ancora definito il tutto a livello nazionale). I rimanenti finanziamenti, non ripartiti in quanto non direttamente connessi ai Lea riguardano 96 milioni di saldo attivo della mobilità regionale, 230 milioni del finanziamento della spesa che rimane in sede accentrata regionale (comprendenti il fondo di riserva da usare in casi d'emergenza come, ad esempio, un imprevedibile ma non escludibile aumento dell'Iva e parte del fondo regionale per la non autosufficienza), 70 milioni per il finanziamento degli investimenti e 85 milioni del fondo regionale per le attività trasfusionali.
"Con questo riparto - ha tenuto a sottolineare Coletto - abbiamo proseguito nell'applicazione dei costi standard facendo riferimento, ovunque possibile, alle migliori performance ottenute sul territorio. Ciò nonostante abbiamo garantito un aumento tra l'1 e il 2% a tutte le Ullss, con l'eccezione delle aree disagiate come montagna, nonchè laguna e Polesine, alle quali sono riservati maggiori fondi come riconoscimento delle specificità . E' importante notare - aggiunge Coletto - che in nessuna Ulss la spesa pro capite è al di sotto della soglia di 1.500 euro, come invece era accaduto per alcune realtà in passato". Tra gli aspetti più significativi, Coletto indica la riserva di 70 milioni per gli investimenti, le cui assegnazioni saranno distribuite dalla Crite sulla base delle priorità individuate. "Come tutti sanno - ha concluso Coletto - le continue incertezze romane e gli inopinati tagli lineari che ci prospettano una decurtazione di fondi di 900 milioni in 3 anni costituiscono un grosso problema, ma anche quest'anno il sostegno alla nostra sanità è tale da garantirne la tradizionale qualità ed efficienza e faremo in modo che lo sia anche per gli anni a venire".
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