Quotidiano | Categorie: Politica, Ambiente

Approvato contrasto illegalità ecomafie in Veneto, la soddisfazione di Sbrollini e Ginato del Pd

Di Emma Reda Mercoledi 14 Settembre 2016 alle 16:37 | 0 commenti

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I deputati del Partito Democratico Daniela Sbrollini e Federico Ginato intervengono dopo l’approvazione di questa mattina 14 settembre alla Camera della relazione sui reati ambientali in Veneto redatta dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati. "Dai pfas alle discariche - spiega Ginato - fino al sistema di illegalità che spesso si nasconde nel ciclo di smaltimento dei rifiuti: dal Parlamento arriva una nuova spinta a tutti gli enti competenti perché si intervenga sulle tante criticità ambientali che purtroppo si registrano in Veneto. Emerge un quadro diffuso di reati e omissioni che hanno pesantemente compromesso la qualità delle nostre vite".

"Ci sono tanti fronti aperti - continua - sui quali per troppi anni non si è lavorato e che oggi sono delle urgenze da affrontare con la massima attenzione. Tra le criticità vengono evidenziati in particolare la presenza di discariche e siti contaminati da bonificare e il diffondersi di un sistema illecito nello smaltimento dei rifiuti, come il caso della Valdastico Sud ci dimostra. Oltre naturalmente al tema pfas sul quale avevo personalmente sollecitato la Commissione facendo anche audire i sindaci di Lonigo e Sarego. Il tema ha così avuto un supplemento di indagine di prossima pubblicazione.

“Per la prima volta – conclude Ginato - c'è un atto ufficiale del Parlamento che delinea responsabilità e mette tutti i soggetti interessati davanti alle proprie responsabilità, anche in coordinamento con gli organismi giudiziari. Per questo la relazione deve diventare una spinta a tutti gli enti per trovare il modo di pianificare e mettere in campo gli interventi necessari al territorio”. 

"Oggi - commenta invece Sbrollini - la Camera dei deputati ha ascoltato l’esame della relazione della commissione d’inchiesta parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e illeciti ambientali. E' ampiamente coinvolta anche regione Veneto. L’On. Alessandro Bratti, presidente della Commissione dopo aver riferito all’Aula ha sottoscritto una mozione per impegnare il Governo ad affrontare e risolvere le grandi problematiche di illegalità rilevate anche sul territorio veneto. Ci sono pericolosi segnali di infiltrazione mafiosa nel ciclo dei rifiuti anche al nord est, un comportamento illegale diffuso. L'inchiesta condotta dalla Commissione d’inchiesta, fortemente voluta dal gruppo parlamentare del Partito Democratico, evidenzia come ormai le sinergie tra le criminalità organizzate, compreso quella siciliana, abbiano da tempo oltrepassato i propri confini geografici anche nel settore del ciclo dei rifiuti inserendosi prepotentemente nel business dello smaltimento. Questa commissione d’inchiesta parlamentare è stata fondamentale per tornare a porre nell’agenda politica un tema così importante e delicato ma allo stesso tempo spesso sottovalutato. L’obiettivo principale del Governo e del Parlamento devono essere la tutela dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini. Proprio con questo intento la mozione approvata oggi impegna il governo a intraprendere ogni iniziativa utile al fine risolvere le questioni evidenziate dalla commissione sul ciclo dei rifiuti anche in collaborazione con gli enti locali. La politica deve impegnarsi urgentemente non solo per risolvere le situazioni di illegalità, ma per promuovere un nuovo modello di sviluppo basato sul rispetto dell’ambiente, della salute e sul rifiuto assoluto dell’illegalità. Ora serve un’azione comune a tutti i partiti e a tutti i livelli istituzionali per sconfiggere un sistema malato. Contemporaneamente è necessario trovare una collaborazione con le categorie e le aziende del settore per  un cambio di mentalità che sia  profondo anche nel mondo dell’industria. L’On. Alessandro Bratti sarà con me nelle prossime settimane in Veneto, dove incontreremo le principali realtà ambientali ed industriali per provare anche in aiuto agli enti locali ad attuare politiche di bonifica e sviluppo del territorio. Solo un’azione forte di Governo e coordinata con le forze locali può sconfiggere le situazioni di illegalità che danneggiano gravemente il nostro territorio".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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