Apertura sabato del "42mq di offerta libera", negozietto della solidarietà
Venerdi 2 Novembre 2012 alle 23:29 | 0 commenti
Piera Moro per la direzione del Villaggio SOS Vicenza - Da oltre 30 anni il Villaggio SOS di Vicenza ospita in Comunità Familiari bambini, adolescenti e giovani in disagio familiare; da oltre 10 anni in alcune case ospitiamo anche mamme con i loro figli in stato di disagio. Per queste persone la nostra organizzazione mette a disposizione servizi di accoglienza ma anche e soprattutto percorsi educativi che li aiutino a raggiungere una loro autonomia basata su aspetti di salute (alimentazione, cura del sé), residenziali (li aiutiamo a trovare casa e a gestirla), educativi (li aiutiamo ad essere genitori o cittadini consapevoli e responsabili), economici (gestione delle risorse nella complessità ), relazionali (li aiutiamo a costruirsi una Rete Sociale amicale) e lavorativi.
Dove è necessario mettiamo anche a disposizione pratiche di cura intesa come percorsi di psicoterapia, counselling ecc. (quasi sempre queste persone hanno subito importanti traumi). L'aspetto del lavoro assume di questi tempi una dimensione fondamentale nella vita di ciascuno per uno sviluppo dignitoso e armonico, costituisce simbolicamente (e anche concretamente) l'elemento più importante dell'autonomia. L'ambito lavorativo però in questi ultimi anni costituisce una dimensione fortemente problematica e, come per molti altri, ci trova in difficoltà tanto nel trovare posti di lavoro da mettere a disposizione quanto nella tenuta dei pochi posti in cui riusciamo ad inserire i nostri ragazzi e le Mamme. La crisi che ci attraversa sta poi penalizzando fortemente queste fasce di popolazioni più vulnerabili di altre.
Obiettivi
Pertanto quest'anno abbiamo come struttura fatto una scommessa, abbiamo affittato un negozietto
vicino al Villaggio SOS con l'idea di perseguire assieme a giovani e mamme alcuni obiettivi :
- avvicinare i ragazzi e le mamme all'ambiente lavorativo inteso come fatica, costanza, ritmo;
- facilitare anche nuove e sane relazioni sociali:
- garantire un minimo di entrate economiche dignitose.
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