Aperta oggi a Venezia la festa nazionale Pd della pubblica amministrazione
Martedi 13 Settembre 2011 alle 23:01 | 0 commenti
Rosanan Filippini, Segretario regionale del Partito democratico - Filippin: "federalismo, riforme della pa, snellimento della burocrazia e riduzione della pressione fiscale: il centrodestra ha tradotto le promesse, è tempo di cambiare"
La seconda edizione della Festa nazionale della Pubblica Amministrazione si è aperta oggi a Venezia (foto). All'inaugurazione, insieme al segretario provinciale Michele Mognato, sono intervenuti il responsabile nazionale per la riforma della PA Marco Meloni, il responsabile del Forum nazionale della PA Oriano Giovannelli e il segretario regionale del Pd Veneto Rosanna Filippin.
"La scelta di Venezia ha un valore simbolico forte - ha dichiarato Rosanna Filippin nel suo intervento - per diversi motivi: è la città Renato Brunetta, campione del riformismo a parole, quello povero di fatti concreti, quello che ha ridotto la politica di riforma della PA alle prediche ideologiche sui fannulloni; è la capitale di un Nordest dove la domanda di una pubblica amministrazione efficiente, di una burocrazia snella e di garanzie sulla legalità è più forte che altrove. Ed è la terra che, dopo aver dato molto al centrodestra in termini di consensi, oggi tocca con mano la distanza tra le promesse e i risultati".
"Il federalismo - afferma il segretario regionale del Pd Veneto - è carta straccia, grazie a una manovra che annulla di fatto l'autonomia degli enti locali. La riduzione della pressione fiscale è una chimera. La pressione fiscale è al massimo da 15 anni e oggi il fisco resta iniquo: colpisce il lavoro e le imprese anziché le rendite e i patrimoni. La riforma dello Stato è al palo. Persino la presunta abolizione delle Province si è trasformata nel suo contrario: facciamo una riforma costituzionale per cambiare solo il nome delle cose. Facciamo ministeri al Nord che servono solo come sede per riunioni tra i vertici istituzionali della Lega. Se persino un sindaco della Lega come Tosi chiede a Berlusconi il passo indietro, è proprio chiaro che al paese occorre un'alternativa. Serve un governo nuovo. E servono idee per cambiare l'Italia. Quelle del Pd le lanceremo in questa festa: per un vero federalismo, per una difesa rigorosa della legalità , per una riforma della pa che permetta di fare bene e spendere meno".
"Commentando le vicende nazionali di questi giorni e la discussione in corso sulla manovra economica, la Filippin ha aggiunto: "Il momento è critico e il governo non ha autorevolezza necessaria a gestire la crisi. Bossi e Berlusconi hanno sparato per anni contro l'Europa e oggi siamo appesi alla volontà della BCE e dei partner europei di sostenere il nostro abnorme debito pubblico, cresciuto in modo allarmante mentre il centrodestra parlava di conti pubblici sotto controllo. Bossi e Berlusconi hanno fatto propaganda a parole contro la minaccia cinese e oggi leggiamo sui giornali che il governo spera nell'aiuto di Pechino per l'acquisto dei titoli di stato".
"È naturale - ha concluso Rosanna Filippin - che dopo aver tradito le promesse con i propri comportamenti, che un partito come la Lega debba affidarsi a liturgie fantasiose: come la ripetitiva cerimonia leghista dell'ampolla padana che andrà nuovamente in scena, come ogni anno, la prossima domenica".
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