Aperitivo sexy? No, grazie: VicenzaPiù n. 203
Sabato 4 Dicembre 2010 alle 12:00 | 0 commenti
Le ragazze vassoio tornano in pedana a fare gli strip
L'idea di Ruggero Piazzon, titolare del "Diverso", era quella di un'happy hour un po' particolare, per unire al piacere della gola quello dei sensi. Da qui si è scatenato un tam tam di chiacchiere, commenti, proteste da parte delle femministe e perfino l'invito in tv alla trasmissione di Barbara D'Urso. Ma come è andato a finire il fenomeno delle "ragazze vassoio", le bellezze con le tartine sulla pelle?
La proposta di un sexy aperitivo a Vicenza non ha funzionato, se non per il clamore cui ha fatto seguito. Piazzon infatti è finito in tv a battibeccarsi con un'esperta di talk show come Alessandra Mussolini . L'imprenditore vicentino, assieme a due delle sue "ragazze vassoio", Simona e Jennifer, è stato invitato lo scorso mese di ottobre alla trasmissione "Pomeriggio 5". Oggetto della puntata: i sexy lavori particolari.
E lì si è visto epitetare dall'onorevole Mussolini come "ciuffo", "cotonato", "codino" e "sexy sandwich". Come opinion leader c'era anche l'onorevole della Lega Nord Gianluca Buonanno, che in buona sostanza rivendicava il diritto a Piazzon di esercitare la sua professione, avendo tutte le carte in regola per poterlo fare. Insomma il body food è stato più discusso che mangiato. "Oramai faccio il body food solo se i clienti lo pagano e su esplicita prenotazione" dice oggi Piazzon. Ma procediamo con ordine. Cinque mesi fa, sotto la galleria in viale Crispi, a Vicenza, Ruggero Piazzon ha aperto lo strip bar "Diverso". Per attirare clienti già nel pomeriggio e ispirato da un film, l'imprenditore ha ripreso una moda venuta dal Giappone e che a tutt'oggi ha molto successo in America, quella del body food. In pratica un'avvenente ragazza distesa su un tavolino, senza veli, con spunciotti (tramezzini, dolcetti, sushi) sparsi su tutto il corpo. "Non sono stato capito - commenta Piazzon - Tutto qui. Volevo dare l'opportunità ai vicentini di divertirsi fin dal pomeriggio in un locale, particolare, diverso dal solito bar da happy hour. Un locale per tutti, non solo per chi ha tanti soldi da spendere. A Vicenza ci sono una ventina di locali notturni ma l'offerta che io avevo proposto lo rendeva unico in tutto il Veneto. Un happy hour con le ragazze vassoio in Italia lo si trova solo a Roma o a Milano. Volevo far passare il concetto che questi locali potessero essere frequentati fin dal pomeriggio senza necessariamente fare le ore piccole, considerando che a tarda ora i pericoli potrebbero aumentare e i controlli stradali di notte diventano sempre più fitti. Prima di assorbire delle novità i vicentini ci mettono un po'. E la mia novità non è stata ben compresa". L'aperitivo di Ruggero Piazzon insomma voleva essere diverso, ma alla fine, di diverso, è rimasto solo il nome del locale.
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