Anziani: anche la Civica dell'assessore Giuliari si chiede se si sia fatto abbastanza
Mercoledi 29 Agosto 2012 alle 10:18 | 0 commenti
Marta Goldin, VicePresidente Associazione Civica Vicenza Capoluogo - Il dramma degli anziani deceduti soli in casa, certo, lascia tutti sgomenti. Il dolore per simili eventi si ripercuote sull'intera città , che legge di tali avvenimenti sulle pagine di cronaca. Di fronte ad una comunità che invecchia è chiaro che il timore del ripetersi di tali accadimenti è dietro alla porta, soprattutto se pensiamo alle impietose condizioni climatiche.
Il problema, certo, va affrontato e risolto, cercando soluzioni che tengano conto delle esigenze degli anziani stessi, delle famiglie, delle lavoratrici e dei lavoratori che nonostante le richieste di flessibilità degli orari lavorativi, si prendono carico dei propri genitori e parenti nel tempo a loro disposizione e con i mezzi in loro possesso.
Nessuno intende sottrarsi da tale responsabilità , ma la cosa certa è che non è proficuo, ora, pensare di risolvere questa situazione, che ormai si configura quale emergenza sociale, puntando il dito contro l'Amministrazione comunale.
Chiaramente l'Assessorato ai servizi sociali, come già sta facendo, deve avere come punto focale la gestione di una comunità che sta invecchiando e che presenta sempre più necessità , ma qui non stiamo parlando di un problema della sola amministrazione comunale, non è una questione di maggioranza o minoranza, non è una questione di colore politico. Questo è un problema dell'intera collettività .
Certo, ha senso chiedersi se l'amministrazione stia facendo un buon lavoro e ha altrettanto senso interrogarsi sull'efficacia dei servizi, ma questo è sufficiente? O forse dovremmo iniziare a chiederci quale sia il peso del quale l'intera comunità dovrebbe prendersi carico?
Nessuno vuole fare lezioni di morale, ma mi soffermo a pensare al fatto, ad esempio, che non più tardi di un mese fa, ad un'anziana sia caduto il sacchetto della spesa in Corso Palladio, e che la cosa sia accaduta nella piena indifferenza di almeno quindici passanti che hanno guardato e che sono passati oltre.
Il problema deve sicuramente essere affrontato, ma puntare il dito non è sufficiente.
Il nostro primo interrogativo dovrebbe essere cosa può fare l'intera comunità per accompagnare e contribuire a sostenere i sacrifici delle famiglie, l'operato degli enti, delle associazioni e degli amministratori di sostegno, il lavoro dei servizi sociali e di tutti i soggetti che con opere di volontariato stanno attuando un prezioso servizio per la collettività .
L'impegno civico e morale di tutti deve avere l'obiettivo di risolvere, a monte, il doloroso problema delle solitudine e dell'emarginazione degli anziani e delle loro famiglie.
Chiediamoci se abbiamo fatto abbastanza.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.