Cecchetto: Antonio Mercanzin è morto come ha vissuto, per gli altri
Sabato 26 Febbraio 2011 alle 15:27 | 0 commenti
Pubblichiamo il discorso pronunciato dal Sindaco Milena Cecchetto alla cerimonia funebre in onore di Antonio Mercanzin, il nonno vigile travolto ad Alte Ceccato da un'auto impazzita.
Antonio Mercanzin è morto come ha vissuto: per gli altri.
E' morto vicino ad una scuola colma di bambini, il nostro Futuro, che lui custodiva e proteggeva come fossero figli suoi.
Ritrovarci oggi, così numerosi, mi fa pensare a cosa Antonio ha rappresentato per noi.
Memore della sua vita trascorsa tutta in divisa di forza dell'ordine; come Carabiniere Scelto negli anni giovanili e poi per molti anni come Agente della Polizia Locale, quelli che una volta chiamavamo Vigili ... Lui era stato uno dei Vigili di Montecchio Maggiore quando gli agenti erano poche unità e i cittadini instauravano con loro un rapporto di conoscenza quasi famigliare.
Questo sentimento aveva permeato la vita di Antonio che una volta in pensione aveva continuato ad essere "a disposizione" della citta' di Montecchio Maggiore sempre col sorriso sulle labbra e il suo "comandi signor Sindaco!"
Mi fermo un attimo e guardandovi mi rendo conto che mai avevo avuto il tempo di capire e comprendere fino in fondo quanto Antonio ci stesse dando.
Ha davvero ragione chi l'ha definito un eroe: silenzioso e discreto. Un eroe vero, la parte buona della società , capace di tenere unita la gente nel nome di valori come la solidarietà , la collaborazione, la disponibilità .
Sono convinta che essere qui in tanti, oggi, sia il risultato del buon seme che ha gettato Antonio: voglio raccogliere quel seme, e permettergli di germogliare con la forza di volontà e dedizione verso il prossimo che sono stati il faro che ha illuminato la sua vita. Voglio che quel faro illumini anche noi.
E qui esprimo il mio desiderio di intitolare ad Antonio Mercanzin la stanza comunale dove il Gruppo di Educazione Civica è nato e dove continua a riunirsi.
Il mio vuole essere un messaggio di speranza affinché altri raccolgano il suo testimone, mantenendo intatto e vivo il suo ricordo.
Stamattina mi manca la sua presenza: da quando sono Sindaco mi ha sempre seguita come un "padre", anch'io mi consideravo una dei "ragazzi" di cui lui si preoccupava ... e nemmeno con me lesinava raccomandazioni : "sindaco me raccomando, domattina, puntuale!" "sindaco, ricordate la fascia"
Grazie Antonio per quello che hai fatto; io non ti dimenticherò e Montecchio non ti dimenticherà !
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