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Antonio Marco Dalla Pozza, Assessore del Comune di Vicenza, Componente dell'Esecutivo provinciale e della Direzione regionale del Partito Democratico  -  Domani, alle primarie per la scelta dei parlamentari del Partito Democratico, voterò per Daniela Sbrollini e per Federico Ginato. Non è una decisione di questi giorni, ma una scelta compiuta già mesi fa, quando speravo che il PD non avrebbe tradito l'idea di poter scegliere i nostri rappresentanti democraticamente (nella foto Daniela Sbrollini con Antonio Dalla Pozza a un convegno sull'amianto).

A chi mi chiede il perché di questa scelta, rispondo che Daniela Sbrollini e Federico Ginato in questi anni hanno lavorato bene per il Partito Democratico. 

Spesso in silenzio ma con grande spirito di servizio, e che si sono dimostrati sostegni preziosi per l'Amministrazione in cui opero, in tutte le occasioni in cui c'è stato bisogno del loro aiuto.

Ciascuno degli altri sei candidati ha qualità e capacità, sono tutti impegnati per rendere più forte il nostro Partito, e in molti casi si tratta di amici che stimo senza riserve.
Ma alla fine una scelta va fatta, e se non posso votarli tutti ciò non significa che non lo meriterebbero, o che non siano candidati validi o che li stimi meno.

E, ovviamente, non ne faccio nemmeno una questione riconducibile alle primarie per la scelta del candidato premier, durante le quali avevo sostenuto Matteo Renzi.
Domani sceglieremo le persone che rappresenteranno i nostri territori in Parlamento sotto al simbolo del Partito Democratico, e non un'idea politica alternativa. So per certo, comunque, che Daniela e Federico hanno già fatto loro, nelle proposte programmatiche, molti dei temi che Matteo Renzi aveva sollevato. Lo ritengo un segno di intelligenza politica, e sicuramente un segnale che all'interno del nostro Partito le diverse posizioni sono ascoltate, e non solo "sopportate".

A tutti e otto i candidati va il mio ringraziamento per aver scelto di mettersi in gioco senza reti di protezione - sapendo di rischiare in prima persona, come quando si chiede a qualcuno di scrivere il proprio nome su una scheda elettorale (e vi assicuro che conosco bene cosa si prova!) - e l'auspicio che chi non sarà stato premiato da un seggio parlamentare il 25 Febbraio sappia continuare ad essere punto di riferimento per il Partito Democratico e per i nostri territori, facendo tesoro di questa esperienza e della rete di contatti che in questi giorni ha saputo coagulare attorno al proprio nome ed al nostro Partito.

Chiudo con l'invito a tutti ad andare a votare alle primarie per la scelta dei parlamentari del Partito Democratico, sapendo che - chiunque alla fine si sarà scelto di votare - si tratta di persone per bene, ed in grado di affrontare la sfida del governo di questo nostro Paese.