Antonio Bortoli, per la maggioranza quella del dg del Comune è una "situazione complicata"
Giovedi 26 Gennaio 2017 alle 08:42 | 0 commenti
I protagonisti riflettono ma la politica discute. Perché sul caso-Bortoli, dopo le forze di opposizione, interviene anche la maggioranza a Palazzo Trissino, che parla di «situazione complicata», «influenze sul rapporto Giunta-direttore» e invita «ciascuno a fare le proprie valutazioni». Il messaggio, dunque, è chiaro e sembra diretto proprio al direttore generale, a cui Pd e lista Variati chiedono «opportune riflessioni». Insomma, la pressione si fa ogni giorno più elevata.
Ieri, infatti, erano state le opposizioni a prendere posizione sul caso del direttore generale sfiduciato (a parole) dal sindaco Achille Variati ma nei fatti ancora al suo posto a Palazzo Trissino, reo di non aver parlato di fronte al procuratore capo Antonino Cappelleri (che ha indagato Bortoli nell’ambito dell’indagine sul Piruea Cotorossi per lottizzazione abusiva e abuso d’ufficio) e aver così suscitato lo sfogo dello stesso Cappelleri e di Variati («stupito e contrariato» si era detto il sindaco). La Lega ha definito la vicenda «preoccupante», parlando di «un silenzio inaccettabile». Pure il capogruppo di Idea Vicenza, Francesco Rucco, era intervenuto: «Silenzio inspiegabile, sembra che Variati il moralizzatore abbia stoppato ogni iniziativa». Secondo indiscrezioni dietro alla non-decisione del primo cittadino ci sarebbero vincoli e rapporti contrattuali del dg da rispettare, ma nel frattempo interviene la maggioranza in consiglio comunale: «Ribadiamo la necessità di essere cauti nei confronti di una situazione che appare estremamente complicata - dichiarano all’unisono i capogruppo di Pd e lista Variati, Giacomo Possamai e Sandro Pupillo - e sulla quale il sindaco, che si sta muovendo per trovare una soluzione, ci tiene costantemente aggiornati». Nel merito, però, i consiglieri di maggioranza non si tirano indietro: «Riteniamo necessario - sottolineano i capogruppo - che si affronti l’ultimo anno di mandato in serenità e piena collaborazione al fine di ottenere un perfetto funzionamento della macchina comunale, ma in quest’ottica è inevitabile osservare che la situazione che si è venuta a creare influisca sul rapporto tra il direttore generale e la Giunta». Infine, il messaggio diretto: «Pensiamo sia necessario che ciascuno, in questa vicenda, faccia le opportune valutazioni, sempre con l’obiettivo del buon funzionamento della macchina com unale».
Di Gian Maria Collicelli, da Corriere del Veneto
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