Antico Mercato Serenissima: vernice a Cà d'Oro
Sabato 11 Settembre 2010 alle 14:10 | 0 commenti
In occasione dell'iniziativa "Antico mercato della Serenissima", che si svolge oggi e domani, 12, settembre, il sindaco Achille Variati ha simbolicamente tagliato il nastro dell'ennesima manifestazione che, dopo il memorabile Giro di Rua, "rilancia Vicenza, in sinergia con la Fiera, nel mondo del turismo e la fa riscoprire ai propri cittadini ripercorrendo passi della propria storia", ha detto in sintesi Achille Variati (Qui il comunicato).
Magnifica sede della vernice, in sintonia con l'evento, è stata Ca' d'Oro-Palazzo Da Schio in corso Palladio 147, il cui padrone di casa, il conte Francesco da Schio (nella foto VicenzaPiù da sx Jannò, Variati, Santagiuliana, il conte, la signora e l'assessore al turismo Pecori, n.d.r.) ha ripercorso la storia del casato, che trova le sue origini nel 1200 a Schio con un Domenicano, e, nel dichiararsi felice dell'evento ospitato proprio a Cà d'Oro, ha espresso così il suo desiderio di continuità del ‘casato' e del 'palazzo': "Spero di utilizzarlo solo in prestito da parte dei miei figli". Oltre alla moglie del conte era, presente, in veste anche di appassionata di fotografia, la giovane figlia che, alla domanda se dovessimo rivolgersi a lei come contessa, con moderno orgoglio ha risposto: "Io sono semplicemente Maria da Schio" e via a scattare foto. Quelle del sindaco e dell'assessore al turismo Massimo Pecori (anche lui "orgoglioso del rilancio della città per visitatori e concittadini) ma anche dei rappresentanti dell'associazione le Vetrine del Centro, la sua presidente Anna Jannò ("siamo pronti a raccogliere la sfida dell'apertura prolungata dei nostri negozi, che ha bisogno, però, di queste manifestazioni, per le qual ringrazio i Sindaco ed Elena Donazzan, ma anche della partecipazione convinta de nostri associati, in un momento di difficoltà per il commercio") e del suo braccio destro Antonio Santagiuliana, ‘testimonial' d'eccezione del Serenissimo mercato con gli abiti del tempo, tutti esposti nell'androne del palazzo a far bella mostra di sé sotto lo sguardo dell'organizzatore principe delle ricostruzioni storiche, Bepi Restiglian.
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