Anno nuovo, problemi irrisolti e futuro incerto. Il pensiero dell'on. Lanzarin
Mercoledi 4 Gennaio 2012 alle 11:00 | 0 commenti

On. Manuela Lanzarin, Lega Nord - Si chiude un anno se ne apre un altro. Un quadro politico ed economico nazionale che rimane tanto immutato quanto incerto con la crisi globale che sempre più sta attanagliando il vivere quotidiano. Questa la riflessione dell'on. Manuela Lanzarin dopo le festività di riposo in famiglia, in queste giornate nella sua Rosà alla scrivania di sindaco nell'ufficio del Municipio in piazza della Serenissima.
«Iniziare un nuovo anno con poca fiducia e dose di ottimismo non è certo facile e lo dico nell'osservatorio privilegiato che ho come sindaco di un paese dove, attraverso i miei uffici, ho il costante polso di come questa crisi sta colpendo tutti.
Abbiamo chiuso un anno difficile con quel brusco cambiamento di novembre. Al passo indietro del Governo è sopraggiunta una Maggioranza non scelta dal popolo sovrano. Tutti ad applaudire questo cambiamento come la panacea di tutti i problemi. Ed invece la crisi c'è e rimane perché è sistematica della struttura economica del Vecchio Continente che con l'Euro non ha trovato ancora l'equilibrio migliore. Ed i mercati continuano a speculare ed approfittarne.
Il cambiamento c'è stato e lo stanno sentendo i cittadini, con un pessimismo che corre di bocca in bocca come i rincari che colpiscono certamente tutti ma hanno pesanti ripercussioni per le fasce medio-basse della popolazione. Accise sui carburanti, ritorno deIl'ICI sulla prima casa, nuova tassazione sulle seconde case con l'IMU ed ancora aumento dei prezzi di elettricità , gas ma anche autostrade. Il tutto senza tenere conto della nuova riforma pensionistica che va a colpire coloro che hanno lavorato una vita e si sono sacrificati ed ora devono attendere il momento della pensione ed a volte rimettersi in gioco in un momento che il lavoro scarseggia per tutti. Dov'è l'equità visto che la Manovra Salva Italia ha portato la pressione fiscale al massimo storico del 45%?
La conferenza stampa di fine anno di Monti, che arriva dopo il voto sulla Manovra, non si può certo dire che ha dato un'iniezione di fiducia per il futuro. Tante parole che nascondono il peso delle tasse. Il leitmotiv dell'equità non trova corrispettivi nella Manovra senza contare che è stato fermato il percorso del federalismo non solo con l'eliminazione del ministero del federalismo ma anche ad esempio con il versamento allo Stato centrale del 50% dell'IMU. Questo è l'esatto contrario del cammino federalista che avevamo intrapreso che mina l'autonomia degli Enti locali.
Non posso che dire ai miei cittadini ed a quanti hanno compreso che questo Governo non ci sta dando le decantate risposte, di resistere e cercare con fiducia di proseguire nella strada della quotidianità .
Il popolo veneto è un popolo laborioso, tollerante che non si arrende anche nei momenti di difficoltà e sconforto, che sa trovare soluzioni senza rimanere con le mani in mano attendendo l'aiuto di altri, come è tipico di altre regioni d'Italia che hanno nel DNA l'assistenzialismo.
Un popolo che sa unirsi nella solidarietà che ha nella cristianità la sua prima radice. Un popolo paziente ma che non deve essere portato all'esasperazione.»
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