Commissario Stancari in zone più colpite due anni fa da alluvione in Veneto
Giovedi 1 Novembre 2012 alle 00:04 | 0 commenti
Regione Veneto - In occasione del secondo anniversario della grande alluvione che colpì il Veneto fra il 31 ottobre e il 2 novembre 2010, il Commissario delegato per il superamento dell'emergenza Perla Stancari ha visitato oggi alcune tra le zone più duramente danneggiate dalla catastrofe, accompagnata dallo staff dei responsabili tecnici. La prima tappa è stata al Comune di Trissino, in provincia di Vicenza, dove ha incontrato i sindaci di Trissino e di Arzignano, mentre il direttore del Consorzio Alta Pianura Veneta, presente anche il presidente, ha illustrato il progetto del realizzando bacino di laminazione finalizzato a prevenire fenomeni di allagamento, successivamente visitato dalla delegazione.
Terminata la fase di ripristino e messa in sicurezza dei corsi d'acqua - ha ribadito il Commissario - l'obiettivo è ora di realizzare opere strutturali di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico. Il bacino di laminazione di Trissino ha già il progetto approvato e la sua realizzazione si renderà possibile in tempi brevi, anche grazie al finanziamento commissariale di 10 milioni di euro.
Il sopralluogo è poi proseguito a Roncajette, nel Comune padovano di San Nicolò, dove il Bacchiglione ruppe l'argine per una ampiezza di un'ottantina di metri riversando le acque della piena nella pianura retrostante. Presenti i Sindaci di Ponte San Nicolò e di Casalserugo, il Commissario ha visionato l'importante intervento di ripristino della rotta arginale, uno degli interventi più rilevanti data l'entità del collasso.
Perla Stancari si è infine recata a Cresole di Caldogno, di nuovo nel vicentino, dove ci fu il primo grosso allagamento di un centro abitato per una doppia rotta dell'argine del Timonchio, pure completamente ripristinato, anche con la risistemazione dell'alveo. Con il sindaco, il Commissario ha parlato di un'altra delle prime grandi opere di mitigazione del rischio, il Bacino di Caldogno, che verrà finanziato con risorse commissariali per 25 milioni di euro.
In ogni caso, le opere di ripristino e consolidamento degli argini sono ormai concluse al 98 per cento. Le ulteriori risorse, recentemente giunte dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea, saranno ora utilizzate per opere di mitigazione del rischio di dissesto idrogeologico.
Coi sindaci si è anche parlato dei danni subìti da privati e attività produttive: la rendicontazione ad opera dei Comuni è in corso, e molti cittadini hanno già ricevuto il saldo del contributo commissariale. Alla luce degli accertamenti, pure conclusi al 98 per cento, dovrebbero risultare delle economie, che potranno essere utilizzate per ristorare i danni la cui entità è stata accertata dai tecnici comunali in misura superiore a quanto dichiarato nei primi momenti dell'emergenza. In ogni caso tutte le risorse commissariali saranno impegnate entro la fine di novembre, quando cesserà la gestione commissariale straordinaria. In questo modo il passaggio alla Regione del Veneto si realizzerà senza soluzione di continuità .
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