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Anniversario alluvione vallata del Brenta, Finco della Lega Nord: “dimenticata dall’amministrazione Poletto”

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 31 Ottobre 2016 alle 16:41 | 0 commenti

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Consiglio regionale del Veneto
“È passato mezzo secolo dalla catastrofica alluvione che ha colpito il nostro territorio, cinquant’anni da quel tragico 4 novembre del 1966 che ha lasciato segni indelebili nella memoria di tutti i cittadini bassanesi, ma evidentemente  non in quella del Sindaco e della sua Giunta. Mi chiedo a cosa serva l’assessorato alla cultura del Comune di Bassano del Grappa se per l’anniversario di questo drammatico evento non sono stati in grado di organizzare nulla in città per ricordare quei momenti”. Con queste parole, il Capogruppo della Lega Nord in Consiglio Regionale del Veneto Nicola Finco attacca l’amministrazione bassanese in occasione del 50° anniversario dell’alluvione che ha colpito la vallata del Brenta.

“In tutto il Veneto - prosegue Finco - per ricordare l’alluvione del ’66, sono stati organizzati convegni sulla sicurezza idrogeologica, tavole rotonde sul ruolo della Protezione Civile e degli ‘angeli del fango’, commemorazioni per le vittime. Nella vicina Valstagna, l’amministrazione ha preparato un fine settimana ricco di appuntamenti dedicati proprio alle conseguenze dell’alluvione. A Bassano invece tutto tace: lo trovo scandaloso”.

“In un momento in cui il Ponte Vecchio è tornato di nuovo al centro dell’attenzione per la sua fragilità - continua l’esponente della Lega Nord - era doveroso parlare della piena del ‘66 che ha incurvato la struttura di quasi un metro danneggiando i piloni in modo irreversibile e provocando una vittima. Evidentemente, in questi mesi l’Assessore Ciccotti era troppo impegnata a organizzare la festa delle culture o sponsorizzare la notte dei senzatetto nelle scuole per pensare a questo importante anniversario. L’alluvione è una pagina di storia indimenticabile per molti, ma poco conosciuta tra le nuove generazioni che avrebbero potuto farsi un’idea dei momenti drammatici vissuti dall’intera comunità bassanese e della Valle. Poteva essere l’occasione giusta per valutare lo stato di sicurezza e fare il punto sul dissesto idrogeologico e sugli interventi messi in campo in questi anni”.

“Altro che la Grande Bassano - conclude Finco - ancora una volta questa amministrazione si conferma per la sua pochezza”.

Leggi tutti gli articoli su: Nicola Finco, Comune di Bassano del Grappa, Brenta

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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